Locri: Raffaele Sainato promette battaglia alla maggioranza

«Inizia una nuova consiliatura e, certamente, non nel migliore dei modi. Locri ha scelto e non possiamo che prendere atto del verdetto elettorale. Riteniamo, tuttavia, a differenza di qualche compiaciuto commentatore, che non si apre una pagina felice per Locri. Siamo all’opposizione e faremo opposizione. Queste le parole del candidato sindaco di “Con senso civico per Locri”, Raffaele Sainato, che all’indomani del risultato elettorale lancia i primi segnali non certo distensivi alla maggioranza del neo eletto primo cittadino, Fontana.
«Le condizioni per un sereno rapporto tra le parti in Consiglio Comunale, ad oggi, non ci sono – spiega Raffaele Sainato – per scelta, esplicita, di chi ha vinto, manifestata con dimostrazioni di forza sguaiate, incompatibili con i principi minimi della dialettica politica e democratica- Auspichiamo – continua il consigliere regionale – che chi ha il dovere di amministrare la città lo faccia con serietà, competenza e responsabilità, i primi segnali vanno nella direzione opposta. Dal canto nostro risponderemo con una opposizione ferma e risoluta, senza tentennamenti e senza sconti».
Il consigliere comunale di opposizione si dice pronto a vigilare  «affinché le decisioni vengano assunte nell’interesse di Locri e non di alcuni». «Vigileremo – continua – affinché la cosa pubblica non diventi terreno di scambio per qualche notabile. Vigileremo affinché non si privatizzino, a vantaggio di pochi, beni e servizi. Vigileremo affinché siano assicurati trasparenza e imparzialità. Vigileremo affinché i cittadini vengano messi al centro dell’azione amministrativa. Vigileremo affinché non si sperperino risorse pubbliche e non si faccia fallire, nuovamente, l’Ente. Vigileremo affinché i cittadini non vengano vessati con una tassazione aggressiva e umiliante». Sainato e i suoi, si legge infine nella nota stampa, si dicono certi di rappresentare un punto di riferimento «per tutte quelle donne e quegli uomini liberi che non intendono omologarsi».