Dopo il successo della premiere cosentina, continua il tour del docufilm “Il sogno di Jacob”, ispirato alla vita e alle opere dell’artista Nik Spatari, fondatore insieme alla moglie Hiske Maas del MuSaBa (Museo Santa Barbara). Il prossimo appuntamento è per venerdì 9 dicembre alle ore 21:15 al cinema “Vittoria” di Locri (sala Blu).
Dopo il debutto nel 2021 nel cartellone del Magna Graecia Film Festival, l’opera del regista Luigi Simone Veneziano (interamente sottotitolata e dunque accessibile anche alle persone sorde), scritta a quattro mani con la giornalista e scrittrice Alessia Principe, continua il suo viaggio al cinema. Parte del ricavato della serata di debutto cosentina sarà impiegato per l’attivazione di un laboratorio d’arte per persone sorde organizzato in collaborazione con l’Ente nazionale persone sorde (Ens) e l’associazione “La Terra di Piero”. «Credo che “Il sogno di Jacob” sia una testimonianza preziosa di un contesto storico e culturale che sembra lontanissimo, anche se non lo è, e di un artista a cui tutto il mondo guarda con grande ammirazione – ha detto il regista Veneziano -. Quello che mi ha colpito, durante le riprese, è stata l’incredibile forza che trasmetteva Nik, e il dispiacere più grande è che non sia riuscito a terminare il mosaico monumentale a cui lavorava da molti anni». «Raccontare il Musaba – ha detto la giornalista e co-autrice Alessia Principe – è stata un’esperienza sensoriale. Per una settimana, durante le riprese, abbiamo vissuto l’anima di un posto in cui la natura è il cuore e l’arte l’essenza di un “organismo” vivo, composto di immagini, storia e ricordi. Questo museo è una rarità da proteggere a tutti i costi».
UN RACCONTO METACINEMATOGRAFICO
“Il sogno di Jacob” è un racconto metacinematografico, sospeso tra il mockumentary e il documentario, che ha per protagonista uno degli artisti italiani più importanti del ‘900: Nik Spatari (scomparso un anno dopo la fine delle riprese). Il film sfrutta diversi registri narrativi: il linguaggio prettamente documentaristico viene contaminato dalla fiction e dalla videoart, soluzioni che amplificano l’atmosfera onirica e misteriosa del Musaba di cui Spatari è divenuto una sorta di Genius Loci. Spatari, insieme a sua moglie, l’artista olandese Hiske Maas, intorno agli anni Sessanta, lasciò Milano per trasferirsi nel cuore del Sud Italia: l’Aspromonte. Con pochi mezzi e grandi sogni, realizzarono insieme un Museo unico nel suo genere che chiamarono Musaba, Museo Santa Barbara, in onore ai ruderi di un vecchio monastero. Il docufilm è stato realizzato grazie ai fondi Pac della Regione Calabria per la valorizzazione del sistema dei beni culturali calabresi, e al sostegno della Fondazione Carical; il progetto ha il patrocinio della Calabria Film Commission e del Parco nazionale dell’Aspromonte.
LA SINOSSI:
Una troupe giunge in Aspromonte per realizzare un servizio televisivo sul Musaba (Museo Santa Barbara) e sulla vita di Nik Spatari. Il regista, Salvo (interpretato da Francesco Paglino), dopo aver incontrato Nik e sua moglie Hiske, scoprirà un mondo inaspettato in cui tempo e arte si mescolano e il passato si maschera da futuro ancestrale. Il Musaba stesso apparirà a Salvo come un corpo pulsante di vita, fatto di occhi che osservano e di una luce ispirata alle opere di Michelangelo. Il percorso condurrà il regista, infine, al cospetto del “Sogno di Jacob”, detto anche “la Cappella Sistina calabrese”, in cui spicca, in tre dimensioni, la storia del patriarca con cui l’artista si identifica, e che riunirà Spatari al suo lato infantile.
CAST E CREW:
Nel cast de “Il sogno di Jacob” Francesco Paglino, Enzo De Liguoro, Pino Torcasio. Gioacchino Criaco autore di bestseller come “Anime nere” e “La maligredi”, interpreta se stesso in un cameo del film.
Della troupe hanno fatto parte Vittorio Sala, direttore della fotografia; Francesca Marchese, organizzazione generale; Andrea Ras aiuto regista; Luigi Porto compositore e sound designer; Giuseppe Tripodi fonico; Walter Cutrupi operatore Movi, Simone Nocchi fuochi, Francesco Farina riprese aeree, Walter Nicoletti operatore Eva.