A Locri, è partita la concorrenza per la successione a Giovanni Calabrese. Si fanno tante ipotesi: da Carmine Barbaro a Barbara Panetta, da Miki Maio a Raffaele Sainato e tanti nomi ancora…
A Locri è tempo di candidature. Vere o presunte. Di certo, è partita la concorrenza per la successione a Giovanni Calabrese, ancora per poco sindaco della città, appena nominato assessore regionale al lavoro. Uno di quelli che viene segnalato per sicuro, ma poi potrebbe non essere così, è Carmine Barbaro, sindaco per un quinquennio, che a Locri ha lasciato un ottimo ricordo, quando era seduto sullo scranno più alto dell’aula consiliare e che già in passato ha detto, più volte, di non voler tornare a fare direttamente politica. C’è, però, un dato indiscusso e cioè che sul suo nome sarebbero in tanti a fare un passo indietro accettando la sua, eventuale, candidatura. Per una possibile chiamata a sindaco di Locri, circola anche il nome dell’ex primario ospedaliero Franco Mammì, considerato vicino a Pepè Lombardo e al Pd, proseguendo tra quelli che vengono indicati come papabili al ruolo di aspirante primo cittadino, c’è anche Barbara Panetta componente della federazione del Partito democratico, ed impegnata a tessere le fila con diverse aree politiche cittadine per radunare un gruppo in grado di formulare una proposta che attragga la comunità. Mai come in questo periodo, a Locri, la situazione è nebulosa con nomi che circolano a dismisura e che sono il termometro di un contesto aggrovigliato, dove chi è oggi alleato domani potrebbe non esserlo. Di certo pesa, eccome, il ruolo di assessore regionale del sindaco Giovanni Calabrese il quale, al secondo mandato di primo cittadino, non può più avere proroghe, ma che dallo scranno di Giunta regionale potrebbe decidere, a favore del proprio gruppo, la partita elettiva del prossimo anno. Per la sua successione, a Locri, si fanno tante ipotesi. Il nome più gettonato è quello di Alfredo Cappuccio, seguito a ruota dall’attuale presidente del Consiglio comunale, Miki Maio e dall’assessore alla cultura Domenica Bumbaca. Più lontana, sembra l’idea di Giuseppe Fontana, attuale vice sindaco destinato a rimanere in attesa per una sua eventuale nomina. Se sarà uno dei tre, difficilmente il gruppo amministrativo rimarrà unito, mentre se i tre si dovessero mettere d’accordo si chiuderanno le porte a nuovi ingressi. Tra gli aspiranti concorrenti c’è Raffaele Sainato, ex vice sindaco, ed ex consigliere regionale, in rotta di collisione (per adesso) con il gruppo amministrativo coordinato da Giovanni Calabrese, che cerca di allargare il “campo” verso altri settori della politica e poi viene fatto il nome di Ugo Passafaro, un passato da amministratore comunale e padre del consigliere comunale della minoranza Anna Sofia. Tra coloro che sono in stand by per capire l’evoluzione delle dinamiche politiche, anche se fanno incontri esplorativi ci sono: Eliseo Sorbara, Alberto Brugnano, Enzo Carabetta e Nicola Simone Nessuno, questo è indiscutibile, vuole scoprire le carte, ma è certo che tutti o quasi tutti, stanno esplorando il terreno per trovare solide alleanze.
Giuseppe Albanese