Uno di quegli eventi che difficilmente si possono dimenticare, quello vissuto dal Liceo Scientifico di Locri, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che, nell’Aula Magna della Scuola, ha ospitato l’architetto Paolo Albano, per un incontro dal titolo “Forma e Bellezza nel Progetto, alla presenza dei ragazzi delle quarte e di una terza classe, ma anche di diverse personalità, come il Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, Mons. Francesco Oliva, il Sindaco di Locri, Giuseppe Fontana, accompagnato dagli assessori, Domenica Bumbaca e Ornella Monteleone, il Sindaco di Siderno, Mariateresa Fragomeni, il presidente del Consiglio Comunale di Siderno, Vincenzo Archinà, e l’architetto Nicola Tucci, Rup del progetto “Città del Mare”. Al tavolo, oltre all’architetto Albano, la docente, organizzatrice dell’evento, prof.ssa Rossella Fontana e la Dirigente Serafino. Quest’ultima ha aperto i lavori del Convegno, salutando le personalità in sala, e sottolineando l’importanza di essere riusciti ad avere tra noi una personalità di così grande rilievo, originario di Locri ed ex allievo del Liceo Zaleuco, e per questo, motivo di orgoglio. Poi, ha preso la parola la prof.ssa Fontana, che ha sottolineato come l’architetto Albano è un esempio di come i ragazzi, che escono dallo Zaleuco, possano realizzare i loro sogni. Il Sindaco Fontana ha ribadito la fama internazionale di Albano e di come il concetto di bellezza può rivalutare i nostri territori. La “Città del Mare”, ha proseguito Fontana, unisce il contemporaneo alle nostre radici. A seguire il Sindaco di Siderno, Mariateresa Fragomeni, ha messo in luce l’importanza del progetto, per il futuro della Locride. Un’opera che incentiverà le visite da tutto il mondo. Il Vescovo Oliva ha messo in evidenza come lo Zaleuco dia delle solide basi, per affrontare al meglio il futuro, così come è stato per l’architetto Albano. Un progetto ambizioso, che può rendere più bello l’assetto urbanistico dei nostri paesi. Albano, prima di iniziare la trattazione delle tematiche, ha ringraziato i presenti e dell’invito a poter condividere con gli studenti, che sono il futuro della nostra terra, il progetto “Città del Mare”. Inoltre ha reso presente il legame scolastico con la prof.ssa Fontana, sua compagna di classe, nel corso B. L’architetto è partito dalla struttura del Liceo Zaleuco, e di come l’edificio entri a far parte della formazione dei ragazzi, al pari delle discipline. Ha ricordato che lo stabile, in cui si trova oggi lo Zaleuco, compie trent’anni, e tra i progettisti spicca il nome di Costantino Dardi. Quest’ultimo aveva la straordinaria capacità di trasferire l’arte nell’architettura. L’Aula Magna della scuola, ha ribadito Albano, ha la forma di un cubo, il famoso “Cubo di Dardi”, che in un futuro prossimo diventerà “Aula Dardi” Ha, poi, spiegato i motivi che lo hanno portato a creare il progetto della “Città del Mare”. Prima di tutto il desiderio, che lo ha accompagnato fin da ragazzo, di cercare di riempire i vuoti ambientali di questa terra. Il tutto guidato, sempre, dalla musica, che ancora adesso lo accompagna in ogni sua creazione. Ad ispirare il progetto, tra Locri e Siderno, è stata la canzone “Africa” dei Toto. In secondo luogo la necessità di essere flessibili, permettendo ai locresi di essere anche geracesi e viceversa, che è una cosa che accade solo qui da noi. Vivere in un mondo globale, oggi, è importantissimo, per poter realizzare i propri sogni, le proprie idee. La “Città del Mare”, in cui, oltre a Locri, sono coinvolte anche Gerace e Antonimina, nasce, per dare un’opera, che ci renda riconoscibili nel mondo, e faccia sì che il mondo desideri conoscerci. E anche se è ancora un progetto sulla carta, ha già ricevuto diversi riconoscimenti. “Sarà un’area di grandissimo pregio – ha detto Albano – e la sua realizzazione sarà un’azione importante, per il territorio, non soltanto per le due città, ma potrebbe anche essere d’ispirazione per altre realizzazioni. E’ un progetto che porterà enorme sviluppo, dal punto di vista turistico. Tutta l’opera, finanziata dal PNRR, dovrà essere terminata entro Dicembre 2025”. Dopo l’esposizione delle tematiche, l’architetto Albano ha voluto donare al Liceo Zaleuco un logo su tela, in cui si intravede una “Z”, non delineata, come a formare una strada da percorrere, da parte dei ragazzi, che dopo essere passati dalla scuola, li può portare verso l’alto o verso il basso, a seconda delle loro scelte. L’importante è sapere che un grande progetto è sempre il risultato di tutte le esperienze avute, anche e soprattutto di quelle scolastiche. Il logo, dopo la presentazione, è stato firmato da tutte le personalità presenti, e andrà ad essere il simbolo della scuola in tutte le iniziative, che porterà avanti. Tante le domande, da parte dei ragazzi in sala, interessanti e pertinenti. Mirate e dettagliate, anche le interviste di “Radio Aut Zaleuco” e dello “Zaleuco Magazine”. Al termine dell’evento, è stata consegnata, all’architetto albano, una targa ricordo, con l’augurio di una sua prossima presenza tra noi. “L’Architettura è un sogno, la geometria, il suo racconto, il manufatto, la realizzazione del sogno, l’architetto, colui che racconta i sogni” (Carlo Farroni)
Locri: allo Zaleuco incontro con l’architetto Paolo Albano
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