“Alla salute” il videoclip del bravissimo Giacomo Triglia, con un super Jovanotti protagonista, finanziato, curato e coccolato da Calabria Film Commission ha trovato, in una produzione cinematografica territoriale, una sintesi di competenze, un habitat in fermento. E, probabilmente, passerà alla storia come il primo vero grande spot non stereotipato (Sic!) dell’ombelico del Mediterraneo.
Bisogna dirlo, quando va detto, poiché è veramente sano e utile ricordare che le cose belle non cascano mai dal cielo, ma spuntano dal basso, dalla quotidianità, dalla voglia di mettersi in discussione, sperimentando, stando insieme, confrontandosi con i migliori. Un seme richiede fatica, sudore e sapere. E richiede amore.
Ecco.
Nella Locride c’è una scuola di cinema, la Scuola cinematografica della Calabria, che negli ultimi tempi ha fatto uno scatto in avanti che ha cambiato il corso della storia di un territorio e di molti giovani.
“Alla salute” il videoclip del bravissimo Giacomo Triglia, con un super Jovanotti protagonista, finanziato, curato e coccolato da Calabria Film Commission, ha trovato in una produzione cinematografica territoriale una sintesi di competenze, un habitat in fermento. Logistica, location, costumi, casting, scenografia, ospitalità, trucco e parrucco, tutti Made in Locride, hanno contribuito alla realizzazione di un video clip che, probabilmente, passerà alla storia come il primo vero grande spot non stereotipato (Sic!) dell’ombelico del Mediterraneo.
Grazie a organizzatori esperti come Lele Nucera, ai suoi collaboratori e ai tantissimi outsider della scuola cinematografica, all’associazione Obiettivi Creativi, grazie a chi fa cinema in altri comprensori regionali e grazie al risveglio (tardivo) di alcuni albergatori e amministratori, oggi tanti film possono approdare dal Pollino a Punta Pellaro, dove agiscono maestranze di prima qualità. I migliori, ormai, restano qui, non c’è bisogno di emigrare altrove per fare cinema.
La Calabria attrae e sorride.
C’è un presidente giovane in Calabria Film Commission che è partito con il piede giusto e con un ottimo staff. Anton Giulio Grandi ci crede, è gentile e motivato. E ancora, c’è gente con “barba e capelli bianchi” come Franco Schipani che stanno sempre dalla parte di chi ha voglia di fare. All’ex direttore artistico di Film Comission le sorti del cinema regionale stanno a cuore, e anche ora, che non è più direttore, Schipani, quando può torna nella sua Santa Caterina dello Jonio e dà un mano.
E la prospettiva è più che elevata, se si considera l’aumento della domanda occupazionale grazie a Netflix, Amazon, Now TV, Mubi e a tantissime società che operano nella distribuzione via internet dei film, serie televisive e altri contenuti d’intrattenimento a pagamento.
Lavoro a tonnellate? Speriamo.
Intanto, alla salute e lunga vita a un set cinematografico straordinario dalle inquadrature mozzafiato: la Calabria.