Matteo Lo Presti parla del caso Genova in questa lettera inviata al nostro direttore
Caro Direttore Rosario Condarcuri
mi permetto di inviarle questa mia riflessione sulla drammatica vicenda di Genova nella quale, come si legge e si vede su tutti i format nazionali, sono coinvolti il presidente della Regione Giovanni Toti, già sostenitore di Berlusconi, il presidente della Autorità Portuale di Genova Paolo Emilio Signorini che da quello che si legge sulle 630 pagine di verbali sarebbe stato beneficiato di ingenti somme per favorire disinvolti rapporti con il terzo maggiore indagato cioè Aldo Spinelli già presidente del Genoa e del Livorno, uno degli uomini più ricchi della città, di cui pretendeva di potere gestire imprese e favori al di sopra della legge.
Ora si legge che Spinelli sarebbe nato a Palmi nel 1940, ma pur avendo stimolato amici palmisani a sapermi dire di più su questo noto cittadino, nessuno è riuscito a raccontarmi qualcosa sul personaggio o su persone che lo abbiano conosciuto. Come dico nell’articolo sottostante, magari a Palmi è stato solo partorito. Era di Bagnara, di Taurianova? Possiamo immaginarlo giovane nuotatore intorno allo scoglio dell’Ulivo? Sarebbe bello riuscire ad avere un ritratto di questa persona negli anni felici della giovinezza, Tra i suoi lettori qualcuno ha ricordi da offrirle in regalo? Amo molto la Calabria, come lei ben sa: dal mare, alla generosità accogliente dei suoi abitanti, al buon gusto dello “zipangolo”. L’inizio dell’articolo disegna, al di là del suo procedimento giudiziario, una abilità simpatica che, come sanno tutti a Genova è stato il tratto importante dei suoi successi.
“U Sciou “Aldo (nome di origine longobarda = uomo semilibero) Spinelli uscendo dal nono piano del palazzo di giustizia, con il suo solito sorrisetto pungente, abbandonato dai suoi avvocati che pare, non avessero ricevuto la convocazione (grave contrattempo!!) approssimandosi all’ascensore, per tornare alla sua villa megagalattica in riviera, di rimbalzo ad una domanda generica di un cronista, ha risposto in modo ieratico “Male non fare. Paura non avere “. Chissà se questa rimembranza biblica fa parte della sua cultura oppure è una appropriazione di un proverbio popolare noto anche sulle banchine genovesi?.
Fatto sta che la citazione ha lontane ascendenza nientemeno che in un lettera di San Paolo a Tito (1.15) “recte facendo, neminem timeas” ( =comportandoti bene, non avrai paura di nessuno) .Frase di cui si farà poi utilizzatore Cicerone nelle Tusculanae Disputationes “Hominem frugi omnia recte facere”(= l’uomo perbene fa ogni cosa correttamente”). Orazio nelle “Odi” (1,22) cesella “Integer vitae ,scelerisque purus ( = irreprensibile nella vira , immune da crimini”)
Ma la stessa frase si ritrova nel capitolo VIII dei Promessi Sposi quando, dopo il matrimonio fallito tra Renzo e Lucia, davanti a Don Abbondio, il generoso Padre Cristoforo conduce a Pescarenico, nel suo convento madre e figlia, Agnese e Lucia. Ma per farle entrare deve vincere la diffidenza di Fazio padre guardiano “non avete fatto male a nessuno, ma Dio vuole così “.
Poi nel 1348 il re anglosassone Enrico III, chinandosi a raccogliere una giarrettiera di una dama che stava danzando davanti a lui, proferì, contro i malpensanti “ Honni soit , qui mal y pense (= sia vituperato chi male pensa ) . Forse magari si potrebbe vituperare Giuseppe Mazzini che, come scrive Giovanni Ruffini nel bel romanzo risorgimentale “Lorenzo Benoni” andava a guardare le caviglie (altro non si poteva vedere, jeans strappati non ne giravano ) delle ragazze .nel parco dell’Acquasola.
Alla fine “u sciou” Aldo è apparso più ottimista del ministro Nordio e dell’altro ministro, tale Salvini che immediatamente ha buttato la tragica vicenda in “caciara” contro i magistrati.
Ha una storia alle spalle Aldo Spinelli nato a Palmi (solo perché nei paesi della zona esiste in quel paese un unico ospedale?) ma originario forse di Bagnara, e in quella zona nessuno lo conosce . Genova è la sua città del cuore e partendo da San Paolo e da Alessandro Manzoni Spinelli spera di riuscire ad evitare naufragi. “Omnia munda mundis “(=ai puri ogni cosa pura) Sempre San Paolo e Manzoni. A Palmi il santo protettore è San Rocco. Servirà?