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domenica, Settembre 8, 2024
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L’Insulto allo Zero: Riflessioni sulla Cultura e la Politica

In un articolo per “La Riviera”, si celebra l’eredità culturale della Calabria, ricordando la sua grande storia dalla Magna Grecia a oggi. La critica è rivolta a Sal, che ha definito Mimmo Lucano “uno zero”. Lo zero, discusso come concetto e numero fondamentale, è stato introdotto in Europa grazie a Fibonacci, dimostrando che la scienza prospera con la comunicazione. Il contrasto tra l’illustre passato calabrese e l’ignoranza attuale è evidente, soprattutto considerando figure politiche come Salvini e Meloni, accusati di ignorare il valore culturale e umanitario di figure come Lucano.

di Pegasus

Care lettrici e cari lettori,

È con grande onore che vi scrivo dalle colonne del giornale “La Riviera”. Vorrei brevemente ricordare a ciascuno di noi da dove veniamo. Fummo Locresi della Magna Grecia, abitanti della “Magica Grecia” che va da Capo Bruzzano a Monasterace, luoghi dove la culla della civiltà mediterranea diede al mondo i presupposti di esistenza con le leggi scritte, prima che chiunque altro sulla Terra lo facesse, con Zaleuco. Istruimmo Platone, con il nostro Timeo, che venne qui da Atene ben 14 volte ad apprendere dal maestro dei maestri “le cose della natura”, come riportato dallo storico più attendibile, Strabone, circa 2500 anni fa. Locri Epizephyri aveva 7 km di perimetro murario quando Roma ne aveva 11. Costruimmo porti, strade, acquedotti e teatri.

Detto ciò, entriamo nell’argomento del titolo. Recentemente, un certo Sal ha dato dello zero a un certo Mimmo Lucano di Riace, oggi Eurodeputato. Hanna Fry ha raccontato la “scoperta” di qualcosa che siamo soliti dare per scontato: l’ovale dello zero, di cui l’uomo ha fatto meno per millenni, salvo poi ammirarne la potenzialità e le applicazioni. “Lo zero non esiste come numero perché è nullo, ma come concetto di circolarità esisteva dai tempi antichi, quando appariva nelle iscrizioni Babilonesi e Maya, quando era usato per calcolare il passaggio delle stagioni,” scrive Fry. Ma da allora, lo zero ci ha messo due millenni per diventare ciò che oggi conosciamo. Nel pensiero dell’India, la sua forma circolare rappresenta il ciclo della vita, detto il “Serpente dell’Eternità”. A noi lo zero arrivò ai tempi delle crociate, approdò in Europa e si affermò attraverso il contributo di un genio italiano, Leonardo Fibonacci (XIII secolo d.C.), che, istruito da insegnanti arabi, attraverso il suo Liber Abbaci (1202), promosse un nuovo modo di contare, diffondendo in Europa la numerazione posizionale con le nove cifre, da lui definite “indiane”, e il segno zero.

L’insegnamento di questo grande matematico dimostra che non ci può essere scienza senza comunicazione della scienza. È dimostrato che non c’è cultura senza contagio. Perciò, elettori leghisti calabresi, state tranquilli, voi siete immuni dalla possibilità di subire questo tipo di contagio. Il viaggio dello zero ha sedimentato nella lingua i suoi percorsi. Il paradosso è che questi raffinati strumenti, arrivati così tardi nell’Europa dei colti, favorirono nei secoli successivi l’affermarsi delle nuove forme economiche e svolsero un ruolo decisivo nella rivoluzione scientifica, tanto che Fra Luca Pacioli, nel 1494, inventò la “Partita Doppia”, che ancora oggi fa parte della quotidianità di qualsiasi organizzazione aziendale, altro genio!

Noi che peccati abbiamo fatto per subire l’oltraggio e la presenza di menti sul suolo italico calabrese di cotanta ignoranza, che porti a sposare idee clamorosamente fasciste (X Mas) di prodi assassini? Dare dello zero a Mimmo Lucano, proveniente dalla polis di Riace (Magna Grecia) i cui semi di una cultura umanitaria ed universale mai morirono, è un onore riceverlo, ma l’intenzione dell’ignorante è di scandire verbi e parole di cui non ha alcuna padronanza etimologica e men che meno semantica e filologica di ciò che la loro bocca emette. Salvini non è laureato, nostro Ministro, e come la Signora Meloni, altra non laureata eletta a Presidente, essi da urlatori e promettitori di chimere non sanno che sono vittime di loro stessi perché il boomerang è in moto e ritorna su chi tradisce i propri simili

buggerandoli. Perciò io mi rivolgo a voi lettori Leghisti Calabresi e di Destra estrema, abbiate cura di voi stessi, studiate veramente la vostra terra e capirete che l’Autonomia Differenziata, il Ponte sullo stretto e quanto altro vi dicono i vostri Leaders sono frutto di non approfondimento per cui oggi in politica  chi impersonifica il nulla, il padanamente  e romanamente, di questa radice quadrata di ectoplasma discretamente prognatico, che ribalta quel brocardo dei romani che è alla base del diritto civile universale, ci dice : Quod nullum est nullum producit effectum. La nostra terra, o meglio secondo loro la Terronia e le popolazioni che abitano a Sud di Varese sono e resteranno sottoincolte. Ma a  noi dalla cintola in su, che dalla cintola in giù non è venuto bene, ma Egli (capirete bene chi è Egli dopo) viene ad ammonire alla cintola, la pancia,  che lui, il Ministro,  non è assolutamente razzista e che le leggi raziali i Laziali Romani non ci tengono; ad occupare la Rai con la mono informazione colore nero dove è stato abolito il bianco ed altri intriganti colori per onor di patria famiglia e di  Dio e di Costituzione Italiana da ribaltare, ci dice che la colpa è solo nostra perché siamo noi ad essere terroni o Neri ribaltando la frittata, pensate!

Perciò Calabresi Elettori di Destra Destra o sotto scacco dei venti del Nord, esorcizzatevi fate uscire fuori il Demonio che vi rode dentro, accogliete Mimmo Lucano che siederà in Europa anche per Voi a dare lustro di vera reale Umanità ed accoglienza la nostra Europa che negli ultimi anni ha dato prova di esserci : Next Generation Eu-PNRR chi ci ha dato soldi ?e poi Sal & Mel sputano su di essa , chi affronta la Guerra pandemica,   economica e fisica contro il nemico Putin (Amico di Sal) ?

Non credetegli, alla Destra Destra, che può essere raccontata, con la storia di Enrico di Navarra, che ugonotto e dunque di religione protestante, per poter ascendere al trono di Francia, come oggi mutatis mutandis vuole la Le Pen o Lupin, (il Lupo perde il pelo ma non il vizio) si convertì al cattolicesimo e proprio prima di farsi cattolico pronunciò la famosa frase “Parigi val bene una messa”

Quel 6,…7 % di voti in Calabria andati alla  Lega ci svergognano molto…… (e poi siete perdenti da 29 a 7-8 deputati Europei) o forse ci onorano quei voti, perché “La conquista del potere val bene una messa in … ai Terroni e pure un rosario,  ai vinti verghiani !! “         

Ma Egli (Sal & Mel=M) non sa che “Hic sunt Leones “, ma non glielo dite Elettori di Destra Destra e Leghisti, perché Egli capisce soltanto la lingua dei segni, quella del dito medio, eretto a mo’ di clava celtica o stoppati bus che salgo. Noi restiamo sempre raffinatamente affezionati ai Napoletani, quando sportivamente contro i Veronesi si esprimevano così :

“ Giulietta è ‘na ZZoccola”

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