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sabato, Novembre 23, 2024
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Lettera pubblica a Salvini: “Fermiamo la scia di sangue sulle strade”

Lettera pubblica di Veronese Simone Antonio Coordinatore RSU UIL Scuola della Provincia di Reggio Calabria e Presidente dell’associazione sociale LIFE al ministro Salvini:

 

Egregio Ministro,

una delle cause più frequenti di incidenti stradali è l’utilizzo del cellulare non solo sulle auto ma anche su biciclette, monopattini o a piedi mentre si attraversa la strada, si tratta della cosiddetta “guida distratta o andamento indeciso” che al pari dell’utilizzo di alcool, droga o l’alta velocità determinano nelle nostre strade una scia di sangue infinita.

Guidare qualunque mezzo o camminare, senza la necessaria attenzione, inibendo ciò che avviene all’esterno è estremamente pericoloso, in quanto mette a rischio la propria vita ma soprattutto quella degli altri. La distrazione per uso del telefono cellulare avviene oramai nei modi più disparati, dalla semplice telefonata o alla lettura di un messaggio e risposta allo stesso, scrittura di post sui vari social o visione delle pagine internet o, ancora più pericoloso, come successo alcuni giorni fa, con la morte di un bambino di 5 anni, utilizzare il telefonino per filmare gesta folli ad alta velocità per avere più like o utenti nella propria pagina. Infatti, sono sufficienti 5 secondi di distrazione ad una velocità di 88 km/h, per percorrere “alla cieca” 100 metri. E c’è di più: lo studio della National Highway Traffic Administration rileva che se si guida e contemporaneamente si utilizza lo smartphone per leggere o mandare messaggi si può causare un allungamento dei tempi di reazione, paragonabile a bere quattro birre in un’ora e mettersi al volante subito dopo.

 Secondo il rapporto annuale di Istat del 2021 sono stati 23.802 gli scontri avvenuti per questo motivo, ovvero il 15,7% delle cause dei 118.298 sinistri con lesioni registrati in Italia che, nel complesso hanno causato 2.395 vittime e 159.249 persone che hanno riportato conseguenze fisiche più o meno gravi. Quindi, condivisibile la Sua determinazione, visti gli ultimi fatti gravissimi, nel dare una stretta all’uso dei cellulari, con una riforma del codice della strada che preveda pene più severe per chi fa uso di alcol e droghe alla guida e soprattutto per chi utilizza lo smartphone mentre guida con la sospensione della patente e il sequestro del mezzo. Si tratta di una iniziativa legislativa indispensabile per fermare questa scia di sangue che sembra inarrestabile, prevalentemente tra i più giovani, limitando ai neo patentati nei primi tre anni l’utilizzo di veicoli di alta cilindrata. A tal proposito, le chiedo però di non trascurare l’idea di un credito sociale, un premio per coloro che nei 10 anni non sono stati mai sanzionati o si sono resi partecipi nel rendere più sicuri alcuni tratti stradali. Si tratta di un’iniziativa che deve essere affiancata da un’azione permanente volta a promuovere tra i giovani la cultura della sicurezza in strada a cominciare dalle scuole elementari, proseguendo fino alle scuole superiori, utilizzando ore già previste, come quella di educazione civica e avviando unattività su tutte le scuole italiane per tutto il periodo scolastico attraverso un provvedimento congiunto tra il ministero dei trasporti e il ministero dell’istruzione e del merito

Per tali motivi, Le chiedo di legare a questa riforma la prevenzione e l’educazione perché buona parte degli incidenti si verifica per imprudenza o per ignoranza delle regole stradali. È indispensabile educare i più piccoli su questa tematica.

In ultimo, tengo a precisare che la riforma in parola non è soltanto una trasformazione incline a rappresentare i principi della civiltà nel suo più alto significato sociale e politico, ma è anche una importante conformazione del nostro ordinamento giuridico verso i valori della famiglia e della tutela della persona.   

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