Molti sono stati i fedeli che ci hanno scritto indignati per i disagi vissuti in occasione del pellegrinaggio alla Madonna della Montagna di Polsi
Un lettore ci ha scritto per manifestare questa situazione raccontando quanto accaduto nella giornata di ieri, in occasione della visita al santuario
“Ieri – ha scritto la signora – come tutti gli anni da 40 anni circa a questa parte, con la mia famiglia, 12 persone al seguito, ci siamo recati a fare visita al Santuario di Polsi per devozione tramandata da generazioni verso la Madonna della Montagna ignari dei disagi che avremmo dovuto affrontare. Arrivati a 3 chilometri dal Santuario, novità del giorno, strada chiusa e dispiegamento di Forze dell’ordine mai visto in queste circostanze”.
“I poliziotti – prosegue la lettera – ci comunicavano che non era possibile arrivare con le proprie auto fino al Santuario ma che avremmo dovuto utilizzare una navetta. Fin qui poco male, decisione comprensibile dal punto di vista di sicurezza e ordine pubblico se non fosse che la navetta a disposizione intanto era una sola quindi con tempi di percorrenza e di attesa molto lunghi. Inoltre la stessa ha prestato servizio fino alle 11 circa, come se non bastasse la fermata prevista era fino al piazzale che un tempo ospitava l’area mercatale, dico un tempo in quanto di ciò che c’era prima non è rimasto più nulla, solo i bagni chimici in bella vista. In tutto ciò nessuno si è preoccupato o ha previsto un servizio dedicato alle persone con disabilità per permettere loro di arrivare fino al Santuario e assistere, come tutti gli altri fedeli, alla novena”.
“Con noi vi era un parente con difficoltà motorie e con disabilità riconosciuta e certificata e nonostante sia stato fatto presente, nessuno ha tenuto in considerazione i suoi limiti. Dall’area di sosta della navetta al Santuario abbiamo dovuto arrangiarci da soli a piedi e con poche difficoltà, le stesse incontrate alla fine della messa in quanto la navetta non c’era già più. Per cui altri 3 chilometri a piedi in salita, donne in gravidanza, bambini, anziani, disabili, tutti costretti a fare questa maratona affrontata solo per voto verso la Madonna. Purtroppo a questo punto devo fare una considerazione: queste tradizioni cosi facendo si perderanno e siamo anche ben lontani dall’idea di abbattere le barriere architettoniche. Una fedele amareggiata”.