Arturo Rocca ci parla di Agnana e del progetto di installare in loco 5 torri eoliche, invitando gli abitanti del posto, e non solo, a darsi una “svegliata” per salvaguardare le proprie case e il proprio futuro
Circola una storiella circa la perspicacia degli abitanti di Agnana poco edificante che li dipinge come creduloni un po’ tonti. Naturalmente ne esistono in tutti i piccoli centri e sono messe in campo da vicini buontemponi. Noi non ci crediamo! Conosciamo il paese ed i suoi laboriosi abitanti, ci capita spesso di condurvi amici ad ammirare questo piccolo borgo ben conservato incoronato in una splendida cornice fornita da monte Guardia, monte Mutolo e monte Schiavo; un misto di calcare del giurassico e di graniti alpini che hanno custodito un bacino lacustre prima e minerario poi, il più ricco del regno di Napoli tanto da spingere Ferdinando II a venire a visitarlo. Qui fu rinvenuto lo scheletro di un balenottero tipico delle zone minerarie del nord Europa, l’Antracroterio, oggi al museo di scienze naturali di Napoli; da qui partì il carbon fossile che alimentò la prima locomotiva sulla linea Napoli-Portici e sempre le miniere di Agnana fornirono il combustibile per la costruzione della linea ferroviaria Roma-Frascati. Un qualche dubbio sull’attendibilità della storiella, già citata, ci era venuto quando abbiamo visto trasformare un antico sito termale in area da picnic arricchita ( sic!) da decine di lampioni con pannello fotovoltaico, che andrebbero rimossi per ridare dignità al sito. Ora spunta una richiesta di VIA ( Valutazione di Impatto Ambientale) alla regione Calabria da un’azienda appena costituita in Milano per impiantare cinque torri eoliche alte “ alla base del mozzo pari a 122,5 metri con rotori a 3 pale aventi diametro di 155 metri … le pale in fase di rotazione raggiungeranno un’altezza massima di 200 metri” proprio sopra monte Tripetita poco oltre monte Guardia, quasi rumorose sentinelle a vigilare sul paese. Gli abitanti sono disposti a fare qualcosa per smentire la nomea di gretti creduloni? Gli amministratori sanno cosa vuol dire dar credito a chi viene da fuori spacciando per sviluppo e promesse di generose royalties inutili storielle già sperimentate altrove? Gli esempi di Cutro, Isola Capo Rizzuto e Crotone non hanno insegnato nulla? Le torri eoliche hanno senso nelle località dove gli antenati furono i mulini a vento, in Calabria la forza motrice è stata sempre e solo quella idraulica, ad Agnana ne esistono diversi in rudere sul corso del Novito. Sveglia Agnana! Sveglia anche Locride e Calabria tutta, salvaguardiamo il nostro futuro, tuteliamo il nostro territorio.