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venerdì, Novembre 22, 2024
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Le fabbriche chiuse

Filippo Veltri ci narra la vicenda della desertificazione industriale a Crotone, ripercorrendo date, eventi e facendoci riflettere sulle conseguenze di questo evento.

L’altra sera nella bella cornice di Torre Camigliati, grazie a Mirella e Maurizio Barracco, ho potuto vedere un documentario di Fabio Mancuso e Tonino Grimaldi sulla desertificazione industriale a Crotone. Il docufilm si intitola “La via delle ciminiere “ e si conclude con la sconfitta di 30 anni fa degli operai dell’Enichem dopo un mese di disperata lotta con la famosa rivolta dei fuochi. C’è un altro documentario su quelle giornate e lo realizzò Daniele Segre, portandolo al festival di Torino. Era il settembre del 1993, appunto 30 anni fa, ma sembra passato un secolo. Chi ne parla più? Chi se ne ricorda? Chi ne trae spunto per cercare di capire cosa oggi si può fare? Quelle giornate di Crotone non possono passare nel dimenticatoio però proprio perché dal passato passa il nostro futuro e perché la complessiva desertificazione industriale di Crotone (la chiamavano la Milano del sud) è forse la pagina più dolorosa e misconosciuta della storia recente della Calabria. Fa impressione rivedere il crollo della ciminiera della Montedison nel 1998, ultimo simbolo di quello che era un potente polo industriale con pertusola, cellulosa e una miriade di altre aziende, sorto dopo la nascita dei laghi silani e poi delle tre grandi centrali idroelettriche, propedeutiche all’industrializzazione di Crotone attorno al 1928. Fa impressione vedere il re Vittorio Emanuele e poi la regina scendere in Calabria per l’inaugurazione delle centrali, vista l’assoluta trascuratezza delle attuali classi dirigenti verso il sud e la Calabria in particolare. Fa impressione rivedere il Monopolio chimico che aveva un secolo fa la Montedison di Crotone. Fa impressione vedere Pier Paolo Pasolini mentre intervista i braccianti e i contadini del marchesato. Oggi viviamo tempi di trascuratezza immemore ma come ha ricordato l’allora sindaco della città di Pitagora, Carmine Talarico, quella storia ci indica errori ma anche prospettive possibili: la memoria e la speranza possono e debbono andare assieme e le ciminiere oggi spente di Crotone sono un monito per tutti per costruire una difficile risalita della china.

 

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