Filippo Veltri ci parla di Matteotti nel libro di Vittorio Zincone, un eroe da ricordare a cento anni dal suo omicidio.
‘’Matteotti. Dieci vite’’ (Neri Pozza), di Vittorio Zincone, in libreria dal 5 aprile è il nuovo libro che l’editoria italiana dedica ad un eroe dell’antifascismo italiano, ucciso 100 anni fa dalle squadracce nere. Sulla vicenda sono già una mezza dozzina i volumi incentrati sulla figura del martire socialista.
A cento anni dall’omicidio di una delle massime figure politiche del Novecento, Vittorio Zincone restituisce però tutta la complessità di un uomo e di un periodo storico con intento di verità che pochi altri libri hanno.
Matteotti avrebbe voluto vivere dieci vite. E qui si racconta la storia di Giacomo «Tempesta», figlio ricco del poverissimo Polesine, socialista dalle solide idee riformiste, amministratore irruente, giovane giurista, neutralista- pacifista, marito assente (ma presentissimo), deputato antifascista, polemista beffardo, intellettuale bon vivant e proprietario terriero. Alcuni quotidiani oggi scriverebbero di lui: «Il socialista impellicciato». Ed è esattamente quello che scrivevano i suoi detrattori negli anni Venti del Novecento. A
dimostrazione (e non è l’unica similitudine) che alcuni vizi della propaganda politica e dell’informazione hanno radici profonde almeno cento anni.