Il primo concorso, nato dopo il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), è stato un vero e proprio flop con 821 assunzioni su 2.800 posti. C’è necessità di reclutare figure specializzate da inserire nella Pubblica Amministrazione.
Il concorso era aperto in 6 regioni: Lazio, Campania, Calabria, Sardegna, Sicilia e Puglia. sono stati circa 102 mila persone a candidarsi ma a presentarsi sono stati poco più di 32 mila, a diramare quesi dati è stato Formez, il centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione.
Il concorso prevedeva la richiesta di 5 figure professionali, nel totale le persone idonee sono state 1.484, ma la maggior parte delle domande, superando anche la copertura richiesta, è stata per due profili: il funzionario esperto amministrativo giuridico (con 197 posti disponibili, ma 766 risultati idonei) e il funzionario esperto in progettazione e animazione territoriale (con 177 posti disponibili, ma 243 risultati idonei).
A rimanere scoperti sono gli altri tre profili: Esperto in gestione, rendicontazione e controllo(918 posti disponibili, ma 196 idonei), funzionario esperto analista informatico (124 posti disponibili, ma 112 idonei) e funzionario esperto tecnico (1412 posti disponibili, ma 167 idonei).
La regione con più richiesta è stata la Calabria con il 41,2% di tasso di partecipazione, mentre il Lazio ha il dato più basso con il 24,4%. A rimene scoperte sono proprio le figure ad alta specializzazione che scarseggiano nella Pubblica Amministrazione. Il ministro Brunetta parla così di una campagna informativa per il reclutamento per stimolare i professionisti a partecipare al cambiamento in atto della Pa.