Il dramma degli ex tirocinanti Ministeriali della Calabria e del Sud d’Italia vincitori di concorso e oggi contrattualizzati nel Ministero della Cultura, Giustizia e Ministero dell’Istruzione e del Merito (Concorso RIPAM 1956 posti).
Una seria e grave bomba sociale sta rischiando d’investire una categoria di lavoratori che stanno portando da anni e anni avanti le sorti di gran parte degli uffici Ministeriali con funzioni non trascurabili, più precisamente si tratta degli ex tirocinanti Ministeriali vincitori di concorso e oggi contrattualizzati nel Ministero della Cultura, Giustizia e Ministero dell’Istruzione e del Merito con contratto part-time di 18 ore settimanali. La scadenza dei nostri contratti è fissata a febbraio 2025 e secondo fonti sindacali i Ministeri interessati ad oggi non hanno attivato le procedure per permettere a questo personale una continuità lavorativa nonostante siano stati ritenuti quotidianamente personale indispensabile e specializzato da anni e anni. Il dramma della disoccupazione rischia di diventare una minaccia concreta per questi lavoratori del Sud della nostra Italia che la portano ormai da anni e anni ma che con l’avanzare dell’età e le continue necessità famigliari e personali a cui fare fronte è diventato un fardello sempre più difficile da portare sulle loro spalle. Ma la dubbia continuità lavorativa del personale in questione è data in primis dal fatto che si optato per la non presentazione di alcun emendamento per proroga dei contratti del personale in questione prima del decreto Milleproroghe e quindi a ridosso di una settimana dalla scadenza dei contratti del personale Ministeriale in questione.
Sul piano politico e soprattutto istituzionale il non trovare soluzioni rapide e immediate rischia seriamente di provocare danni e gravi ripercussioni nella sfera personale di siffatto personale e soprattutto nelle relative sedi di lavoro, private da anni da buona parte dei servizi essenziali a causa dei continui tagli e ridimensionamenti che si susseguono da anni. Seguiranno aggiornamenti.