“Io sono un prete e per quanto abbia letto e studiato, e mi sforzi ancora di farlo, tutto il voluminoso dossier” (il Pnrr, ndr), così elegantemente rivestito di formule e di titoli affascinanti, che da mani a mani, dall’Europa è giunto fino a noi, avverto la sensazione che manchi ancora qualcosa. Come prete e come uomo del Sud sento – vorrei tanto sbagliarmi – che a questo Piano “nazional-europeo” manchi il Sud. Manchi il Sud nella sua specificità di questione morale e politica e, quindi, democratica. E se manca il Sud in quanto tale, mancano anche i poveri nella loro drammatica peculiarità”.
A denunciarlo è monsignor Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, aprendo in questo modo una lunga “Lettera alla Politica”.
E ora la ministra Mara Carfagna, che un paio di mesi fa aveva detto che “chi dice che il Pnrr ruba fondi al Sud o non ha letto le carte oppure le ha lette ed è in malafede”, dirà che anche monsignor Battaglia, uomo di Fede, è in malafede?