Un ennesimo caso di sanità “malata”, è proprio il caso di dirlo, è accaduto un giorno fa a Lamezia Terme: un uomo viene colto da infarto e muore, perchè non ci sono ambulanze momentaneamente disponibili per trasportarlo d’urgenza al pronto soccorso.
La vittima, di questa triste vicenda, è un medico di 72 anni, da qualche anno in pensione e molto noto nella città lametina, Raffaele Caparello.
Stando alla ricostruzione dei fatti, Caparello inizia ad avvertire dei forti dolori al petto intorno alle 3 del mattino di ieri; immediatamente, i familiari allertano il 118 per sentirsi rispondere che non c’è nessuna ambulanza per venire a prendere il dottore, o meglio, un mezzo ci sarebbe ma si trova a Falerna, troppo distante per riuscire ad arrivare in tempo.
Dopo un’ora, mentre alla vittima persistono le lancinanti fitte, la famiglia richiama il pronto soccorso, ma nulla da fare: le ambulanze continuano a mancare. A quel punto, viene chiamato il medico di guardia il quale, compresa subito la gravità dello stato di salute del paziente, lo fa trasportare d’urgenza all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia: una corsa disperata ma inutile, dato che il dottor Caparello spirerà di lì a poco al nosocomio.
Una vicenda triste, a tratti paradossale, che lascia dietro tanta rabbia, ed altrettanto amaro in bocca, un ulteriore racconto di sanità regionale abbandonata a sé stessa, senza risorse umane e neppure mezzi di trasporto.