Una docente in rappresentanza dell’intera comunità scolastica dell’I.C. “M. Macrì” di Bianco, replica al nostro articolo apparso su “The Blob”, dal titolo: “La dirigente con la foto nella Locandina, ma perchè?”
Egregio Direttore,
il silenzio a volte è preferibile, se si reputa il destinatario incapace di comprendere le ragioni di determinate azioni, pertanto, il mio intervento è un atto di fiducia nei confronti della sua redazione, mi spiego meglio: faccio riferimento all’articolo relativo alla Dirigente Rosalba Zurzolo, dal titolo “La dirigente con la foto nella Locandina, ma perchè?”, comparso in data 21/11/21, nella sezione THE BLOB del suo ben popolare settimanale.
Ho letto più volte e con attenzione la pagina in questione, in cui è inserito lo stralcio relativo alla suddetta Dirigente e ho ben compreso che la sezione vorrebbe apparire come una pagina di “pseudo-gossip”, a modo suo provocatoria, e capace di innescare dibattiti che, comprendo, rappresentano linfa vitale per una redazione che vive attraverso la comunicazione e la parola scritta; perciò, se io ho deciso di spendere il mio tempo per una reazione, quasi da lei auspicata, è perché sono fermamente convinta che da questa mia lettera aperta in molti possano trarre beneficio, in primis io e tutte le persone di cui mi sto facendo, in questo momento, portavoce. Al quesito da lei posto nel suo articolo, in cui si interroga sulla ragione dell’esistenza di una foto di una Dirigente accanto a quella di Mario La Cava, le rispondo io in maniera lapidaria: perché la Dirigente Rosalba Antonella Zurzolo in tutto quello che fa ci mette la faccia, oltre che il cuore, ovviamente, e il suo intelletto fine, che la sta portando a compiere grandi gesti per la comunità scolastica. Si tratta infatti di una donna intraprendente, capace, che possiede una volontà ferrea, che le ha consentito di costruire ponti di comunicazione con tutti gli enti del territorio, di portare avanti, in parallelo e in maniera esemplare, ben due Istituti Comprensivi, ubicati in un luogo spesso poco intellegibile come la Locride.
Le sue poche righe di provocazione, immagino senza volerlo, hanno offeso la “donna” e sminuito la “figura istituzionale” che rappresenta, perché, veda, nella stessa locandina, nello stesso scatto, nel medesimo volantino non c’era il contrasto, il dissidio, l’inadeguatezza di un accostamento tra il grande autore e una Dirigente qualunque ma coesisteva l’esempio, il connubio, il potere costruttivo, oserei dire la “magia” che si innesca quando la cultura, rappresentata da un grande autore come La Cava, incontra la guida sapiente e paziente di una professionista, che vive la propria terra con passione e ardore, donando alle nuove generazioni gli strumenti per intessere le proprie radici e la forza per costruire ali, che li conducano in alto, verso il loro futuro.
Da una docente “qualunque”,
in rappresentanza dell’intera comunità scolastica dell’I.C. “M. Macrì” di Bianco.