In riferimento, a quanto pubblicato sul Corriere della Calabria in data 02.09.2024, con il titolo “La Madonna di Polsi è dei suoi pellegrini”, il Rettore/Superiore del Santuario di Polsi, don Tonino Saraco, precisa quanto segue.
“L’articolo avanza il sospetto che sotto la direzione di don Pino Strangio, mio predecessore, sia venuto a mancare dell’oro che i pellegrini avevano donato, mettendo inoltre in dubbio la destinazione delle offerte raccolte, a tal proposito dichiaro che, sin da quando mi sono insediato come rettore del santuario di Polsi, non ho assolutamente constatato la mancanza di oro. Per quanto riguarda le offerte, buona parte di esse sono state utilizzate nel corso degli anni per rendere più bello e accogliente il Santuario”.
Fermo restando che a livello legale si valuterà se e come aderire le vie legali per la tutela delle persone chiamate in causa, la Chiesa di Locri-Gerace, come ha sempre fatto, ribadisce che è sempre pronta e disponibile a fornire, in modo preciso e trasparente, agli operatori dell’informazione tutte le notizie e i chiarimenti di cui si ha bisogno per stendere i propri servizi giornalistici, riguardanti iniziative e fatti che la riguardano, a livello diocesano e parrocchiale.