Gregorio Pititto, Segretario Generale Cgil dell’Area Metropolitana Reggio Calabria – Locri commenta le condizioni della medicina d’urgenza e dei casi di malasanità che si abbattono su tutto il territorio calabrese, appellandosi al Presidente della Regione Occhiuto.
Non possiamo restare in silenzio rispetto all’ennesimo caso di malasanità. Non si può morire a soli 47 anni senza essere soccorsa adeguatamente. Purtroppo, tutti conosciamo i problemi della sanità in Calabria, ma quelli dell’area metropolitana di Reggio Calabria sono ancora più critici. Quello che è stato fatto non è ancora sufficiente; serve un intervento straordinario per questo territorio, sulla medicina d’urgenza. Il Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, deve intervenire per riportare in Calabria la sanità ad una condizione di normalità. Recentemente, una serie di episodi drammatici hanno ulteriormente evidenziato le gravi carenze del sistema sanitario nella nostra regione:
Recentemente, prosegue il Segretario Generale, nel marzo 2024 una donna di 51 anni è morta al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, dopo essere stata ricoverata per una polmonite bilaterale. I familiari hanno denunciato la negligenza dei medici, sottolineando come la gestione del caso abbia aggravato la situazione portandone alla tragica conclusione.
A Fuscaldo in provincia di Cosenza, un uomo è morto per un malore mentre era in strada con la moglie. L’ambulanza arrivata dopo 45 minuti e senza medico a bordo, non è stata in grado di salvargli la vita. Il medico è giunto troppo tardi con l’elisoccorso, quando ormai non restava più nulla da fare.
Questi non sono casi isolati. Le denunce di malasanità in Calabria sono aumentate esponenzialmente, segnando quasi un mille per cento in più rispetto l’anno precedente. Questo aumento riflette una situazione sanitaria che necessita urgentemente di interventi strutturali e organizzativi per evitare ulteriori tragedie. Chiediamo al Presidente della Regione un impegno concreto e immediato per risolvere le gravi lacune del sistema sanitario calabrese, restituendo ai cittadini il diritto a cure tempestive e adeguate.