L’architetto calabrese De Luca insieme ad altri ricercatori, sta rivoluzionando la costruzione della cattedrale Notre Dame di Parigi.
Livio De Luca nasce ad Amantea, paese della provincia di Cosenza, si iscrive alla facoltà di architettura all’Università di Reggio Calabria. Nel periodo universitario, insieme ad un suo compagno di università, si occuparono del restauro di una chiesa, quella di Santa Maria de Tridetti che una volta era un’abbazia. Essa ha lasciato un segno nell’architetto calabrese, che sarà importante anche nella restaurazione di Notre Dame in Francia.
Da 20 anni vive in Francia a Marsiglia. Nel 2019 riceve la medaglia dell’innovazione del CNRS (Centro nazionale francese per la ricerca scientifica). Nello stesso anno, il 15 aprile o 2019 scoppia un incendio nella monumentale, storica, e importante cattedrale di Parigi, Notre Dame. Oggi è il direttore di ricerca del CNRS e si occupa della ricostruzione in digitale della cattedrale, a due anni dall’incendio. La ricostruzione si basa su un modello digitale in 3D nato dalla collaborazione internazionale. E’ alla guida di 35 ricercatori provenienti da tutta il mondo, per guidare la ricostruzione digitale della cattedrale. L’equipe utilizza un progetto proposto per primo dall’architetto amanteano: si basa su una modellazione 3D e tecnologie di cloud computing per creare un “gemello virtuale” della cattedrale sul quale poi realizzare la ricostruzione reale. Un progetto che è stato presentato e poi approvato dal Senato francese, divenendo operativo. La storia dell’architetto calabrese ideatore del sistema di ricostruzione è finito agli onori della cronaca mondiale, anche il Financial Times ha dedicato a questo progetto un lungo e articolato pezzo, che descrive i vari passaggi che porteranno Notre-Dame a rivivere. L’architetto De Luca incontrò il Presidente francese Macron, al quale espresse la sua preoccupazione: ”Rischiamo di regalare o di svendere tutto quello che generazioni di archeologi, insegnanti, ricercatori hanno scoperto sul nostro passato. C’è bisogno di una legge”.
E c’è un altro progetto su cui De Luca comincerà presto a lavorare, l’utopia è un cloud del nostro patrimonio artistico. “Che è fragile, non immutabile. L’Europa ricordi di essere una superpotenza culturale”.
Michela Bumbaca