È stato firmato oggi il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il triennio 2019-21 del comparto Istruzione e Ricerca. Il contratto, che riguarda più di un milione di lavoratori, è stato siglato da quasi tutte le sigle sindacali, tranne la Uil. Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGI ha parlato di: “Importanti acquisizioni per tutti i nostri settori, ora avanti sul prossimo contratto”.
“Dopo una lunga trattativa è stata finalmente sottoscritta l’ipotesi di Contratto Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-21 che riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori della scuola, delle università, degli enti di ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale. Il CCNL, seppur con grosso ritardo sull’effettivo triennio di vigenza, registra acquisizioni importanti per tutto il personale dei nostri settori, sia sul piano salariale che su quello normativo. Ora la FLC CGIL sarà immediatamente impegnata per rivendicare, a partire dalla prossima legge di bilancio, le risorse necessarie per il prossimo contratto per recuperare l’erosione dei salari dovuta all’inflazione che nei mesi scorsi è arrivata alle due cifre”. Lo dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL, a margine della conclusione della trattativa contrattuale all’ARAN.
“Sul piano salariale, considerati gli aumenti già percepiti con l’accordo economico del dicembre 2022 e le ulteriori risorse distribuite con il contratto appena firmato, l’incremento stipendiale medio tra i diversi settori oscilla tra il 5% e il 7%. È positivo – sottolinea la dirigente sindacale – che siano state ricondotte nell’alveo contrattuale tutte le materie introdotte per legge, neutralizzando così l’invadenza normativa su salario e orario, che devono essere oggetto esclusivo della contrattazione. Ad esempio, per la scuola, il contratto integrativo nazionale sulla mobilità individuerà̀ le modalità̀ per superare il blocco triennale dei trasferimenti e sarà̀ consentito ai docenti e ai DSGA neo assunti la possibilità̀ di chiedere l’assegnazione provvisoria”.
Per Fracassi: “Un significativo avanzamento riguarda i diritti dei lavoratori precari della scuola, per i quali è stata stabilita la possibilità̀ di usufruire di 3 giorni di permesso retribuito come già̀ avviene per il personale di ruolo. In tutti i settori vengono inoltre estesi i congedi per le donne vittime di violenza.”
“Finalmente viene riformato l’intero ordinamento del personale ATA della scuola: si introduce la nuova figura di ‘elevata qualificazione’ e si spiana la strada alla soluzione del problema dei DSGA Facenti Funzione.”
“Per l’AFAM, continua la segretaria generale FLC, il contratto recepisce le innovazioni ordinamentali di questi ultimi anni a partire dall’istituzione di nuove figure professionale e diventa materia di relazioni sindacali la didattica a distanza.
“Per l’università̀ si è rivisto, migliorandolo, il sistema delle progressioni economiche e il fondo del salario accessorio che ora potrà̀ aumentare in funzione delle nuove assunzioni. Vengono aumentati l’indennità̀ di ateneo e i valori tabellari di ingresso delle nuove aree degli operatori ( ex B) e dei collaboratori (ex C) ed è stato finalmente definito il profilo del Collaboratore esperto linguistico, la cui parte economica è stata rimandata a sequenza contrattuale insieme alla definizione della nuova figura del tecnologo, del contratto di ricerca, e del personale delle Aziende ospedaliero universitarie, valutata la necessità, di un ulteriore confronto su questi temi per arrivare ad una soluzione ottimale”.
“Per la ricerca, nell’ottica di arrivare ad una riforma dell’ordinamento professionale migliore da quella prospettata dall’ARAN, abbiamo concordato di rimandare a sequenza contrattuale, con la possibilità di poter contare anche sulla disponibilità delle risorse ancora mancanti per gli EPR non vigilati dal MUR, tema rispetto al quale continuiamo a chiedere una risposta al Governo. Abbiamo migliorato alcuni aspetti relativi alla fruizione dei permessi e regolamentato la modalità del lavoro agile e da remoto a cui potrà accedere anche il personale ricercatore e tecnologo”.
“Per la FLC CGIL – conclude Fracassi – il prossimo passaggio sarà̀ sottoporre l’ipotesi di Contratto all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori, prima di apporre la firma definitiva”.