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In ricordo del partigiano Alioscia

Lettera pubblica di Aldo Polisena sul partigiano Franco Sergio, alias Alioscia, in vista dei festeggiamenti del prossimo 25 aprile

 

Al Signor Sindaco del comune di Maropati.

Al Comandante della stazione dei Carabinieri-Feroleto della Chiesa.

 

Egregio Signor Sindaco, sono passati 79 anni del sacrificio del Partigiano Franco Sergio (Alioscia) nato a Cinquefrondi e sepolto nel cimitero di Maropati. La vita di Franco Sergio, così come quella di tanti giovani caduti per la libertà e per liberare l’Italia dall’occupazione tedesca nel corso del Secondo Conflitto Mondiale, deve rappresentare il monito affinché l’odio, la violenza e la guerra siano banditi dalle nostre comunità. Pertanto, il prossimo 25 Aprile, Giornata della Liberazione, deve rappresentare un momento di riflessione e di impegno affinché la memoria resti viva.

Come Associazione Alioscia e come familiari di Franco Sergio ci recheremo come tutti gli anni, alla tomba del Partigiano per ricordare il suo sacrificio e portare un fascio di fiori.

Nel rispetto di un impegno comune che si ripete, l’appuntamento è per Giovedi 25 Aprile alle ore 9.00 presso il cimitero cittadino.

 

Maropati 15.04.2024 Associazione Alioscia

Il Presidente Aldo Polisena

 

Il 14 febbraio del 1945 il giovane Partigiano, originario di Cinquefrondi e che abitava a Maropati, Franco Sergio, conosciuto con il nome di battaglia di Alioscia, fu fucilato dalle truppe naziste a Serravalle Langhe (CN) per non aver voluto tradire i suoi compagni.

Le spoglie di Franco Sergio, insignito del titolo di combattente per la libertà, dal Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, riposano nel cimitero di Maropati accanto alla tomba dello scrittore Fortunato Seminara e Antonio Piromalli.

Ancora oggi nella scheda anagrafica dei comuni di Cinquefrondi e di Maropati, c’è scritto che Franco Sergio risulta disperso.

Partendo da qui ho voluto, assieme ai familiari, che ringrazio vivamente, ricostruire, anche se non in modo completo, la vita di un giovane “Eroe del Sud”, il quale, a 26 anni, ha sacrificato la sua breve vita, a tratti avvincente e emozionante, per rendere libera e migliore l’Italia. Una ricerca partita dal nulla, ma che ogni giorno, si è arricchita di episodi, particolari, testimonianze sulla Resistenza nelle Langhe del cuneese e che oggi ci consegna la storia del Partigiano Alioscia della

sesta Brigata Garibaldi.

Un giovane che aveva presente il senso del dovere e dell’amicizia e che subì inimmaginabili torture, affinché’ rivelasse i nomi ei luoghi dove si trovavano i partigiani. Franco non parlò “non tradì il suo Comandante e la sua sorellina Trottolina, non tradì i suoi amici che considerava una famiglia”. Il 14 febbraio del 1945 fu portato davanti al muro del cimitero di Serravalle Langhe e fucilato dai nazisti. Il suo corpo fu lasciato per giorni nella neve e nel ghiaccio e sul muro i segni delle pallottole”.

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