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lunedì, Settembre 16, 2024
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In Italia i problemi rimangono e noi continuiamo a parlare di “Boccia & Sangiuliano”

Anche noi come tutti i mezzi vi parliamo del caso “Boccia & Sangiuliano”. Ne parla Ilario Ammendolia che si chiede: “Non so perché la domanda di Calò mi frulla nella testa dinanzi alla vicenda dell’ex ministro Sangiuliano che viene messo alla gogna per il rapporto con una donna. Si potrebbe dire che si tratta di una strategia di distrazione di massa, tralasciando problemi drammatici che ci sono e in un momento storico in cui la guerra si combatte alle nostre porte e bussa per entrarci dentro.

Durante un drammatico confronto all’interno del maxiprocesso di Palermo, Pippo Calò, mafioso e assassino finanche di bambini, provoca il suo accusatore, Tommaso Buscetta, fingendo una domanda: “Buscetta… come stanno le tue donne?”

La strategia della cupola mafiosa era chiara e vecchia come il cucco; “mandare tutto a puttane” ma Buscetta (che non era uno stupido) fu abile a non cadere nella trappola

Non so perché la domanda di Calò mi frulla nella testa dinanzi alla vicenda dell’ex ministro Sangiuliano che viene messo alla gogna per il rapporto con una donna.

Si dirà che in discussione non è il loro rapporto bensì i principi, su cui si fonda lo “Stato”, la credibilità della Repubblica e la sua sicurezza. E poi ci sarebbero di mezzo l’oculatezza e la parsimonia nella spesa dei fondi pubblici messi in pericolo da qualche cornetto che la Boccia potrebbe aver mangiato a sbafo. E questo in un paese dove dalla più povera Regione agli alti comandi, ai vertici burocratici e politici della Nazione si sprecano miliardi e si pasteggia con spumante, caviale e vino d’annata.

Ma per settimane i telegiornali, la grande stampa, i partiti, gli esponenti più in vista della maggioranza e dell’opposizione non hanno parlato d’altro, tralasciando problemi drammatici che ci sono e in un momento storico in cui la guerra si combatte alle nostre porte e bussa per entrarci dentro.

Si potrebbe dire che si tratta di una strategia di distrazione di massa ormai collaudata perché per i pochi che contano realmente in Italia è molto più facile e leggero parlare della coppia “Boccia Sangiuliano” piuttosto che di problemi seri a cui non danno risposte: Penso all’autonomia differenziata, la crisi della sanità pubblica e l’aumento disuguaglianze.

Sangiuliano s’è dimesso ma la telenovela continuerà!

Il popolo ne è ghiotto!

C’è chi pregusta la goduria di poter leggere i messaggi di amore e cuoricini infranti dei due innamorati e chi non vede l’ora di sbirciare qualche foto osé. In questi giorni tutti gli spazi televisivi sono stati occupati da turbe scomposte di bacchettoni e moralisti che alzano i loro lai sulle malefatte della diabolica coppia piuttosto che per un giovane di 18 anni bruciato in queste infami galere, (in cui dall’inizio dell’anno si sono suicidati settanta persone) o per tantissimi bambini che hanno trovato la morte tra le onde. Siamo arrivati al punto che l’onorevole Bonelli cosegretario dell’Alleanza verdi -sinistra, ha presentato una denuncia in procura allegando come “prove” degli articoli di giornale. Un esempio chiaro della distanza tra casta e cittadini. Se questa è la “sinistra” sento nostalgia dei comitati civici di Gedda e dei “comitati per la famiglia” con cui mi sono scontrato per una vita. Altro era il livello dello scontro in un periodo storico in cui le avventure estive di Sangiuliano non sarebbero andate oltre la cronaca, in seconda pagina, di qualche rotocalco rosa.

Ciò detto, preciso di non aver alcuna simpatia politica, né alcuna affinità per la coppia Boccia- Sangiuliano, e tuttavia mi sarei augurato che il ministro, in un sussulto di orgoglio e dignità che non ha avuto, fosse andato a dimettersi in Parlamento. E sempre in Parlamento guardando fisso negli occhi prima i suoi colleghi di destra e poi di sinistra; quindi i banchi del governo e poi la tribuna stampa, avesse scandito le parole:

“…E voi sapete mi parlate di donne…”

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