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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 13 Luglio.

Accadde che:

1917 (107 anni fa): la Madonna appare per la terza volta ai tre pastorelli di Fatima, i quali, come prima cosa, rinnovò l’appuntamento per il giorno 13 del mese successivo e raccomandò di continuare a recitare il Rosario tutti i giorni in onore di Nostra Signora del Rosario, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra. Preannunciò, inoltre, che a ottobre avrebbe rivelato chi era e avrebbe mostrato un segno a conferma della sua venuta. Infine, rivelò a Lucia il terzo segreto. Il testo del terzo segreto è stato consegnato da suor Lucia dos Santos al Vescovo di Leiria-Fatima, in busta sigillata sulla quale, aveva scritto che poteva essere aperta solo dopo il 1960. Di esso esiste un solo manoscritto, la busta sigillata fu custodita dapprima dal Vescovo di Leiria, successivamente, per tutelare il terzo segreto, la busta fu consegnata il 4 aprile 1957 all’Archivio Segreto del Sant’Uffizio. Papa Giovanni XXIII decise di non rivelare la terza parte del «segreto», così anche Papa Paolo VI. Giovanni Paolo II, dopo l’attentato del 13 maggio 1981, decise di prendere visione del documento e, nel passaggio dal secondo al terzo millennio, decise di rendere pubblico il testo della terza parte del segreto di Fatima. Esso è stato interpretato come riguardante principalmente la persecuzione dei cristiani, fino al tentativo di uccisione di un “…vescovo vestito di bianco”, che i veggenti di Fatima ebbero “…il presentimento che fosse il Santo Padre”. È stato precisato che il testo del messaggio sarebbe simbolico e povero di riferimenti concreti a fatti storici o biografici, tali da renderne impossibile un’attribuzione certa e indubitabile, al punto che la Congregazione per la dottrina della fede stessa ha fornito solamente un tentativo di interpretazione del segreto di Fatima.

1943 (81 anni fa): durante Seconda guerra mondiale, aerei inglesi bombardano Torino, causando la morte di 792 persone e il ferimento di quasi mille. Complice, probabilmente, il ritardo nell’ azionamento dell’allarme antiaereo cadono prima i diversi tipi di ordigni e solo successivamente si sente la sirena. Gli Inglesi non utilizzarono un unico tipo di arma: si contano bombe dirompenti, al bosforo, spezzoni incendiari, bottiglie e bidoni di benzina al fosforo. La tattica prevedeva di intralciare il lavoro dei mezzi antincendio, che non dovrebbero riuscire a circolare durante l’attacco, favorendo il propagarsi incontrollato delle fiamme e moltiplicando, così, i danni. I Vigili del fuoco di Torino continuarono il loro lavoro per oltre 50 ore, a volte riuscendo ad estrarre dalle macerie solo corpi senza vita, a volte di madri che abbracciavano i loro bambini. Tanti, nel cercare un rifugio, si affidarono a strutture che non potevano proteggerli, come vecchie cantine. Nulla si è salvato dalle bombe: strade, fabbriche, chiese; centro e periferia; persino il Cimitero Generale non ne è uscito illeso.

Scomparsa oggi:

1954 (70 anni fa): muore, a Città del Messico, Frida Kahlo all’anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, pittrice. Nata, a Città del Messico, il 6 luglio 1907 è senza ombra di dubbio la pittrice messicana più famosa ed acclamata di tutti i tempi. Sin dall’adolescenza manifesta talento artistico ed uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Da questo contesto nascerà il tema dell’autoritratto: il primo che dipinge è per il suo amore adolescenziale, Alejandro. Nei suoi ritratti raffigura molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il maggiore dei quali è il grave incidente di cui rimane vittima nel 1925, mentre viaggia su un autobus e a causa del quale riporta la frattura del bacino. I postumi di quell’incidente condizioneranno la sua salute per tutta la vita, ma non la sua tensione morale. Dimessa dall’ospedale viene costretta a mesi di riposo nel suo letto di casa con il busto ingessato. Questa circostanza forzata la spinge a leggere tanti libri, molti dei quali sul movimento comunista, ed a dipingere. Il suo primo soggetto è il suo piede che riesce ad intravedere tra le lenzuola. Quando si riprende, porta i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore murale dell’epoca, per avere una sua critica. Si innamora dell’uomo che diventa la sua guida professionale e di vita e  nel 1929 i due si sposano, ma divorzieranno nel 1939 a causa del tradimento di Rivera con la sorella di Frida.  Tuttavia, non passa molto tempo e i due si riavvicinano: si risposano nel 1940 a San Francisco. Da lui assimila uno stile intenzionalmente “naïf” che porta Frida a dipingere piccoli autoritratti stimolati all’arte popolare e ai folclori precolombiani. Il suo obiettivo è di affermare in maniera inequivocabile la propria identità messicana ricorrendo a soggetti tratti dalle civiltà native. La vita e le opere della pittrice messicana esercitano un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo. Per alcuni questa artista coraggiosa sarà ricordata, nei tempi, come la più grande pittrice del Novecento.

 

 

 

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