Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 26 Giugno.
Accadde che:
1819 (205 anni fa): viene brevettata la bicicletta. W. K. Clarkson, infatti, registrò a New York il primo brevetto per un “velocipede” negli Stati Uniti. Per convenzione, si considera questa la data di nascita della bicicletta moderna, visto che le origini antiche del mezzo si perdono nella storia più remota, forse addirittura nel terzo secolo a.C. in Cina. Il veicolo di Clarkson era interamente in legno, con le due ruote uguali, un manubrio piegato all’indietro e la sella tra i due assi. Quel brevetto fu un passaggio storico, ma non ebbe lunga vita: scomparve già nel 1836, quando l’ufficio brevetti di New York fu distrutto da un incendio. Nel 1861, Ernest Michaux, montò su una draisina i primi pedali fissandoli al perno della ruota anteriore. Il termine bicicletta, infine, nacque in Francia nel 1860.
1997 (27 anni fa): nel Regno Unito, esce Harry Potter e la Pietra filosofale, il primo volume della saga che avrebbe appassionato un’intera generazione di lettori, creato un caso editoriale senza precedenti e cambiato la vita dell’autrice. J.K. Rowling dovette aspettare due anni prima che una casa editrice accettasse di pubblicare il primo volume. L’idea di Harry Potter arriva all’improvviso. È l’estate del 1990, e Joanne è in treno di ritorno da Manchester, dove è andata a trovare il fidanzato. A un certo punto, il treno si ferma per un guasto. Passano le ore e Joanne, annoiata, si mette a guardare fuori dal finestrino: vede delle mucche, pensa a cose che non hanno nulla a che vedere con la scrittura. «All’improvviso mi arrivarono nella testa queste parole: “Il ragazzo non sa di essere un mago. Va in una scuola di maghi”. Bang bang bang» racconta in una famosa intervista a Oprah Winfrey. «Un’emozione forte mi ha percorso, non mi sono mai sentita più eccitata…». Ci vorranno altri sette lunghi anni prima che Harry Potter e la Pietra filosofale venga alla luce. Il primo libro conquista rapidamente il pubblico attraverso il passaparola. Poi tutto succede a un ritmo incredibile: la vendita dei diritti al mercato americano, la pubblicazione del secondo romanzo, migliaia di autografi da firmare, la vendita dei diritti ad altri sette Paesi, tra cui l’Italia. Ne seguiranno altri sette libri tutti con un enorme successo.
Nato oggi:
1968 (56 anni fa): nasce, a Milano, Paolo Maldini dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, direttore dell’area tecnica del Milan. Maldini è una delle colonne portanti del Milan, bandiera della squadra milanese che sotto la sua protezione, ha conquistato, fra coppe e scudetti, i più importanti traguardi calcistici pensabili per un club. Figlio d’arte, il padre è il famoso Cesare ex commissario tecnico della Nazionale italiana. Paolo debutta a soli sedici anni, in Serie A, con il Milan il 20 gennaio 1985, in una partita con l’Udinese finita in pareggio (1 a 1). Nel corso del tempo, confermò ampiamente le sue qualità, dimostrando di non essere un fenomeno passeggero o un raccomandato. Con la maglia del Milan ha vinto ogni tipo di trofeo. Ha giocato più di 400 partite in serie A. Ma c’è un altro il record che lo consegna alla storia del calcio: avendo debuttato in nazionale a soli diciannove anni, è il giocatore con più presenze azzurre in assoluto, avendo superato il primato di Dino Zoff prima del sorpasso ritenuto inattaccabile. Maldini è considerato dai massimi esperti di calcio come un giocatore veramente completo: alto, potente, veloce, buon colpitore di testa sia nella sua area che in quella avversaria, efficace nel tackle e con preciso tocco ambidestro. Perfetto nei recuperi difensivi. Dopo aver concluso la sua carriera di calciatore, nel giugno del 2009, è stato contattato dal Chelsea per entrare a far parte dello staff tecnico della squadra guidata da Carlo Ancelotti, tuttavia l’offerta viene rifiutata. Nel maggio del 2015, assieme a Riccardo Silva fonda la società calcistica del Miami FC, unico club calcistico professionista della città americana: il team ha debuttato nel 2016 nella NASL. Nell’agosto 2018 ritorna al Milan: il suo ruolo sarà quello di direttore strategico dello sviluppo dell’area sport, incarico che ha concluso il 5 giugno 2023, licenziato per volere della proprietà. Oggi, la vita di Maldini è decisamente cambiata. Lontano dal mondo del calcio, l’ex dirigente rossonero, si sta dedicando soprattutto alle sue altre passioni: il tennis e il padel.