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martedì, Dicembre 3, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 17 Giugno.

1885 (139 anni fa): la Statua della Libertà arriva a New York. La nave Isère quasi affonda, per portare negli Stati Uniti le 214 casse contenenti i trecento fogli di rame, che compongono la Statua. Un dono della Francia, in occasione del primo centenario dell’indipendenza americana dagli inglesi. Con i suoi 93 metri d’altezza, basamento compreso, che dominano l’intera baia di Manhattan, è perfettamente visibile fino a quaranta chilometri di distanza. Raffigura una donna, avvolta in una lunga toga, che sorregge nella mano destra una fiaccola (il fuoco eterno della libertà); mentre, con la sinistra, tiene una tavola con la data del giorno dell’Indipendenza. Concepita inizialmente come un faro, pesa 204 tonnellate e vanta un girovita di trentacinque metri. Liberty Enlighting the World (La libertà illumina il mondo) è figlia di uno scultore francese, Frédéric Auguste Bartholdi, che l’ha concepita in collaborazione con Gustav Eiffel, il progettista della celebre torre parigina: i due pensavano ad una struttura reticolare interna in acciaio, rivestita da fogli di rame sagomati e rivettati insieme, che poggiasse su un basamento granitico grigio-rosa. Pare che le sembianze della statua siano state ispirate al Bartholdi da altri modelli, ad esempio, dalla “Libertà della Poesia” di Pio Fedi, presente sul monumento funebre di Giovanni Battista Niccolini, nella basilica di Santa Croce a Firenze. Qualcun altro l’avvicina al dipinto di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo”. Di sicuro, lo scultore prende a modello il volto di sua madre Charlotte, ma si è anche parlato della dea egizia Iside, della babilonese Semiramide, soprattutto della romana Libertas. Verrà inaugurata l’anno successivo, diventando un simbolo in tutto il mondo.

1932 (92 anni fa): Amelia Earhart decolla per la prima traversata atlantica senza scalo, in solitaria.  Nessun altro pilota, a parte Lindbergh, aveva compiuto la trasvolata in solitaria dell’oceano Atlantico. il Fokker F7 “Friendship” decollò da Trepassey Harbour,nel Newfoundland per toccare nuovamente terra (dopo 21 ore di volo) a Burry Port nel Galles. La sua fama esplose facendola diventare un simbolo universale per tutte le donne, tanto che al suo ritorno negli Stati Uniti venne ricevuta dal Presidente Coolidge. Ma la sua voglia di spingersi oltre non aveva mai fine, il suo ultimo volo doveva essere il suo capolavoro. Ai comandi di un Lockheed Electra l’ormai quarantenne aviatrice, avrebbe tentato il primo giro del mondo, per un totale di 29.000 miglia nautiche (53.000 km).  Decollò con il navigatore Fred Noonan con il suo bimotore il 1 giugno 1937, il viaggio ebbe subito numerose difficoltà e diversi problemi tecnici. Riuscì  a fare tappa a Lae  in Nuova Guinea, per poi ripartire verso la seconda tappa, l’isola di Howlan, in pieno oceano Pacifico. Viste le difficoltà una nave Costiera degli Stati Uniti mantenne con loro il contatto radio, ma dopo diversi avvisi di carenza di carburante, ci fu l’ultimo e funesto messaggio. Alle 8.45 del 3 luglio, si perse ogni contatto con l’aereo della donna con le ali. Le ricerche durarono per molti giorni, ma il suo corpo non fu ritrovato se non nel 1940.

Nato oggi:

1952 (72 anni fa): nasce, a Chieti (Abruzzo), Sergio Marchionne dirigente d’azienda. È noto a livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento della FIAT. Figlio di un maresciallo dei carabinieri, emigrato da giovane in Canada, ha conseguito tre lauree: in Legge alla Osgoode Hall Law School of York University, un Master in Business Administration (MBA) presso la University of Windsor e una laurea in filosofia conseguita presso l’Università di Toronto. Lasciato il mondo forense, svolge la prima parte della sua attività professionale nel Nord America come dirigente.  A partire dal 2003, su designazione di Umberto Agnelli, Marchionne entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto Fiat. In seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell’amministratore delegato Giuseppe Morchio, Marchionne viene nominato Amministratore delegato del Gruppo Fiat. Durante la sua amministrazione, Fiat deve affrontare progetti che erano stati scartati in precedenza: Fiat 500, Lancia Fulvia Coupé, Fiat Croma e vengono prodotti in soli due anni molti nuovi modelli.  Nell’ aprile del 2009 effettua lunghe e travagliate trattative legate all’acquisizione della statunitense Chrysler con i sindacati ed il governo americani. Al termine della trattativa viene raggiunto un accordo che prevede l’acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico del mondo. Nei giorni immediatamente successivi all’accordo con la casa automobilistica d’oltreoceano, l’AD di Fiat Group inizia trattative con i sindacati ed il governo tedeschi per una fusione tra la casa automobilistica piemontese e la tedesca Opel: l’obiettivo è quello di dare vita a un colosso del settore automobilistico capace di produrre 6 milioni di vetture all’anno. Nel settembre 2014 sostituisce Luca di Montezemolo alla presidenza della Ferrari. Muore, a Zurigo, il 25 luglio 2018.

 

 

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