Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data dell’11 Giugno.
Accadde che:
1955 (69 anni fa): avviene il disastro di Le Mans, il più drammatico incidente della storia dell’automobilismo, in cui persero la vita 83 persone e 120 furono i feriti. Nella cittadina della Loira erano affluite migliaia di persone per vedere i piloti più famosi del mondo. Durante la gara, Hawthorn sorpassò Macklin, ma poco dopo decise di frenare per rientrare ai box. Una scelta azzardata e inopinata che costrinse Macklin a pigiare sul freno della sua Jaguar per evitare di scontrarsi con l’Austin. La pista sporca e la brusca frenata fecero cambiare direzione alla vettura di Macklin che andò a invadere la parte sinistra del tracciato. Da dietro arrivava a velocità folle il francese Pierre Levegh che non ebbe il tempo nemmeno di provare a sterzare per spostarsi di corsia. L’impatto fu inevitabile. La Mercedes del pilota transalpino centrò un pilone del tunnel pedonale situato vicino alle tribune, volò in aria e andò a schiantarsi sulla folla. La macchina prese fuoco, pezzi della monoposto colpirono come proiettili gli spettatori. Nonostante si fosse scatenato l’inferno la 24 ore di Le Mans non fu interrotta. Secondo gli organizzatori, il defluire disordinato del pubblico avrebbe ostacolato l’arrivo dei soccorsi. La Mercedes conquistò il titolo di Campione del mondo, poi, in seguito all’incidente, decise di abbandonare le corse, segno di rispetto per le vittime, assenza che si è protratta fino al 1987. A seguito del disastro, diverse gare già in programma in Europa e nel mondo furono cancellate.
1993 (31 anni fa): esce nelle sale Jurassic Park, film cult movie del genere fantascienza firmato dal geniale Steven Spielberg, che fu premiato con ben tre premi Oscar (sonoro, montaggio ed effetti speciali). Il vero grande successo fu al botteghino, dove fece registrare uno dei maggiori incassi della storia del cinema: circa 969 milioni di dollari, secondo incasso di sempre dopo Titanic. Jurassic Park è incentrato su una suggestiva scoperta: la possibilità di clonare e riportare in vita i dinosauri, grazie alle tracce di DNA conservate in una zanzara fossile. Tutto ciò, nelle mani del miliardario John Hammond, si traduce nel progetto di un parco di divertimenti dimenticando però che la natura non si lascia chiudere in un recinto. Girata sull’isola hawaiiana di Kauai, la pellicola segnò un punto di svolta nell’utilizzo degli effetti speciali, offrendo un valido saggio delle potenzialità dell’animazione in grafica computerizzata.
Scomparso oggi:
1980 (44 anni fa): viene ucciso, a Nicotera (Vibo Valentia), dalla ‘ndrangheta, Giuseppe Valarioti politico e insegnante. Nato, a Rosarno, il 1° marzo 1950 è stato dirigente del Partito Comunista Italiano sempre accanto agli operai, braccianti agricoli e studenti per tutelare i diritti, il lavoro, lo sviluppo sociale, culturale, ed economico della Piana di Gioia Tauro e della Calabria e contrastare lo strapotere ‘ndranghetista, che opprimevano le speranze di cambiamento della Regione. Fu assassinato al termine di una cena tenuta insieme ai compagni di partito, per festeggiare una vittoria elettorale importantissima, perché con quel voto i cittadini rosarnesi avevano dato sostegno a Valarioti, ai suoi Compagni e alle loro battaglie di civiltà, dicendo no ai soprusi della ‘ndrangheta. La campagna elettorale era stata infuocata e caratterizzata da pesanti intimidazioni e minacce nei confronti degli esponenti comunisti, che avevano impostato l’attività elettorale contro i boss ‘ndranghetisti e i loro loschi affari, ma che portò comunque alla vittoria per Valarioti e i suoi compagni. Tutto ciò non fu tollerato dalla criminalità organizzata che decise di rispondere in modo sanguinario, in modo tale da ristabilire il predominio criminale sul territorio. A Valarioti è stata intitolata una delle piazze principali di Rosarno, a poche decine di metri dalla Casa del Popolo, vecchia sede del PCI. Al centro della piazza, in anni più recenti, è stata collocata una scultura, opera dell’artista Maurizio Carnevali, che rappresenta la morte di Valarioti dedicata “A tutte le vittime di mafia”. Giuseppe Valarioti ha sollevato la questione morale all’interno del partito e ha parlato di doveri, quando in Italia si discuteva solo dei diritti. Non ha mai avuto giustizia.