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lunedì, Settembre 16, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e personaggi più importanti che hanno segnato la data del 16 Maggio.

Accadde che:

1884 (140 anni fa): un trentatreenne imprenditore e inventore torinese, Angelo Moriondo, erede di una fabbrica di cioccolato si reca all’Ufficio brevetti della sua città per registrare una nuova invenzione: una macchina per la produzione in tempi rapidi del caffè da bar. Egli presentò la sua invenzione all’Esposizione Generale Italiana di Torino, allestendo un chiosco vicino all’entrata della Galleria dell’Elettricità, uno dei punti focali della mostra, dove i visitatori potevano provare di persona il nuovo caffè espresso, riscontrando un ottimo gradimento.  Si compose di una caldaia verticale a cilindro con 150 litri di acqua, portata a ebollizione da fiammelle di gas poste sotto il cilindro: per mezzo del vapore e di una complicata serie di serpentine, era in grado di produrre in pochi minuti dieci tazze di caffè in una volta, ma anche una sola tazza, concentrando l’aroma che risultava così ottimo. Malgrado il successo della sua invenzione, Moriondo non commercializzò mai la sua macchina, preferendo produrne pochi esemplari in maniera artigianale. Nasce così l’idea di produrre una macchina apposita: la macchina per il caffè “espresso”.

1920 (104 anni fa): con la Bolla “Divina disponente” Papa Benedetto XV proclamava Santa Giovanna d’Arco. Dopo aver ricordato le imprese della Pulzella d’Orleans, nella Bolla il Papa sottolinea l’iniquo processo al quale fu sottoposta: “Giovanna nelle sue risposte dichiarava più e più volte di volersi sottomettere in tutto al giudizio della Chiesa Cattolica Romana, ma i giudici le insinuavano che doveva sottomettersi a loro stessi, in quanto rappresentanti della Chiesa. Interrogata se voleva sottomettersi al Signor Papa, rispose di sì, ma non voleva sottomettersi ai giudici lì presenti, perché erano suoi nemici mortali. Questa risposta, che gli stessi giudici avevano prevista, fu il fondamento dell’accusa, in quanto le fu attribuito il falso significato che Giovanna non volesse sottomettersi alla Chiesa. Giovanna comprese chiaramente che la morte le era data a causa della sua missione e, raccomandandosi con tutte le forze non soltanto alla santissima Vergine Maria fino all’ultimo momento della sua vita dichiarò di aver fatto tutto per volontà di Dio. Pregò il confessore di sollevare la croce del Signore, perché potesse vederla; cosa che egli fece; e Giovanna, abbracciandola mentre versava gran copia di lacrime, con gran devozione la baciava finché, invocando di continuo fra le fiamme il santissimo nome di Gesù, rese l’anima. La santa morte della Pulzella suscitò l’ammirazione di tutti a tal punto che anche i suoi nemici ne rimasero molto spaventati, e lo stesso carnefice dichiarò che Giovanna era stata condannata a morte iniquamente e che temeva molto per sé, perché aveva bruciato una donna santa”.

Nato oggi:

1960 (64 anni fa): nasce, a Catania, Rosario Tindaro Fiorello, conosciuto come Fiorello, showman, comico, cabarettista, imitatore, cantante, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e attore. Cresciuto ad Augusta, dove ha frequenta il liceo scientifico, ha fatto la cosiddetta gavetta in una radio locale. Memorabile il suo tentativo di trasmissione diretta no-stop parlando ininterrottamente per quasi quattro giorni. Dopo aver conseguito la maturità scientifica inizia a lavorare per alcuni villaggi turistici, diventando uno degli animatori più conosciuti a livello nazionale. Nel 1981, viene chiamato dal famoso talent-scout Claudio Cecchetto, per condurre una trasmissione di grande successo: “W Radio Deejay”. L’anno successivo esce “Veramente falso”, il suo primo disco, che vende 150.000 copie. Il debutto sul piccolo schermo avviene nel 1988 con Dee Jay Television, ma la notorietà arriva, nel 1992, con il Karaoke: Fiorello riporta la gente in piazza, facendo cantare in tutte le città d’Italia giovani e meno giovani, studenti e professionisti, casalinghe e laureati. Il programma gli frutta un Telegatto, Fiorello si impone come fenomeno televisivo e il suo famoso codino diventa un marchio della sua immagine. Nel 1995, partecipa al Festival di Sanrremo con il brano “Finalmente tu” che dà il nome all’intero album. Arriva anche un periodo triste in cui lo showman si avvicina alla droga. Dichiarerà : “Cocaina. Per me è stata una malattia. La cocaina è il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre. Avevo milioni di spettatori, avevo tante donne, avevo tutto, quindi non ho alibi, sono più condannabile di altri. Qualcuno, sui giornali, mi fece passare quasi per un narcotrafficante. No, ero solo caduto in un tombino, forse nel momento del massimo benessere”. Racconta come la sua vera fonte di salvezza è stata la donna che poi è diventata sua moglie e madre di sua figlia, Susanna Biondo, capace di farlo uscire dal tunnel della droga e da una vita senza regole. Il 10 maggio scorso, con una grande festa, assieme ad Amadeus, Ultimo e Jovanotti ha chiuso i battenti del suo programma “Viva Radio 2”, ma al pubblico romano Fiorello ha voluto fare una sorpresa gradita. Chi passava casualmente in piazza San Silvestro si è ritrovato all’improvviso catapultato negli Anni 90: un palchetto, una televisione con sopra le parole delle canzoni ed ecco in un secondo riprodotte le atmosfere del “Karaoke”, erano gli anni della massima popolarità di Fiorello che con il codino e la sua ironia ha conquistato migliaia di persone in piazza e in televisione.

 

 

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