Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 5 Maggio.
Accadde che:
1789 (235 anni fa): a Parigi, hanno inizio gli Stati Generali, convocati da Luigi XVI allo scopo di raggiungere un accordo tra le classi sociali, per risolvere la grave crisi politica, economica, sociale e finanziaria che affliggeva da anni la Francia. Furono gli ultimi dell’Ancien Régime, crollato a seguito della Rivoluzione. Essi contavano 1139 membri di cui 291 rappresentanti del Primo Stato (clero), 270 per il Secondo Stato (aristocrazia) e 578 per il Terzo Stato (popolo, in particolare la borghesia). I deputati degli Stati generali furono presentati al re: secondo un’antica usanza, Luigi XVI ricevette nella sua stanza di lavoro, con entrambi i battenti aperti, i rappresentanti del clero poi, con un solo battente aperto, i deputati della nobiltà. Il re si trasferì, infine, nella sua camera da letto, per assistere alla sfilata dei deputati del Terzo Stato. Questa curiosa etichetta ricordava le divisioni sociali, espressione della medievale distinzione, di clero, guerrieri e lavoratori. La seduta inaugurale si svolse in una sala dell’Hôtel des Menus-Plaisirs, a Versailles, ribattezzata per la circostanza “Sala dei tre Ordini”, alla presenza di Luigi XVI e di Maria Antonietta.
1946 (78 anni fa): nasce la prima schedina della SISAL, progenitrice del Totocalcio. Un anno dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia si ricostruisce anche attraverso lo sport: da un’idea del giornalista triestino Massimo Della Pergola, nasce la prima schedina SISAL (Sport Italia Società A Responsabilità Limitata). Della Pergola, ebreo, riesce a espatriare in Svizzera nel 1943 e, durante la permanenza in un campo profughi, ha l’intuizione del gioco che avrebbe presto cambiato la concezione delle domeniche calcistiche. Di fianco al sogno del “13”, che avrebbe davvero cambiato la vita ai vincitori, i ricavi del nuovo gioco popolare sarebbero serviti a ricostruire gli stadi da calcio, distrutti durante i bombardamenti. La prima schedina ha 12 partite e mette in palio premi per i 12 e gli 11: il costo di una colonna è di 30 lire. Nonostante le 5 milioni di copie stampate, le prime schedine giocate sono soltanto 34.000: il primo vincitore, grazie a una singolare serie di sei “X” consecutive, è Emilio Blasetti, che incassa 463.846 lire. Il montepremi è, però, destinato a crescere a dismisura nei mesi successivi, quando le giocate arrivano a toccare le 13 milioni di colonne. Nel 1948, il concorso viene nazionalizzato da parte dello Stato italiano e dato in gestione al CONI e la schedina SISAL ribattezzata in Totocalcio.
Scomparso oggi:
1821 (203 anni fa): muore, a Sant’Elena, Napoleone Bonaparte politico e generale. Nato, ad Ajaccio (Corsica), il 15 agosto 1769, è stato fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta “Età Napoleonica”. Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart; mentre lo storico Evgenij Tàrle non esita a definirlo “L’incomparabile maestro dell’arte della guerra” e “Il più grande dei grandi”. Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell’Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli. La disastrosa campagna di Russia del 1812 segnò il tramonto del suo dominio sull’Europa. Sconfitto definitivamente dalla settima coalizione, nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815, trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all’isola di Sant’Elena, sotto il controllo dei britannici. In occasione della sua morte, Alessandro Manzoni compose l’ode “Il 5 maggio”, in cui il poeta risaltò le battaglie e le imprese dell’ex imperatore, nonché la fragilità umana e la misericordia di Dio.