Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 30 Aprile.
Accadde che:
1939 (85 anni fa): Franklin Delano Roosevelt è il primo presidente degli Stati Uniti ad apparire in televisione. Roosevelt ha governato gli Usa durante gli anni più duri della storia americana: dal 1933, anno in cui la crisi del ’29 arriva al suo culmine, al 1945, anno della sua morte. Nel corso della sua presidenza, con la sua voce suadente, il suo stile colloquiale e popolare, ha saputo indirizzare la nazione verso le nuove sfide che il crescente protagonismo sul panorama mondiale comportava. È riuscito, infatti, nei momenti di difficoltà, a rassicurare e infondere speranza nei propri cittadini, rendendolo sicuramente uno dei presidenti più popolari di sempre. Roosevelt è stato il primo leader liberaldemocratico ad aver capito le potenzialità dell’uso dei nuovi mezzi di comunicazione. Combinando le sue doti oratorie, con il fascino che questi nuovi apparecchi esercitavano, è riuscito ad indirizzare favorevolmente l’opinione pubblica verso l’intervento nella Seconda Guerra Mondiale, seppur in un momento così difficile come dopo l’attacco subito a Pearl Harbor. Egli del resto, è stato costretto ad usare la radio per comunicare con i propri cittadini perché, a causa di una poliomielite contratta nel 1921, era su una sedia a rotelle, per questo non amava mostrarsi pubblicamente.
1945 (79 anni fa): Adolf Hitler ed Eva Braun si suicidano dopo essere stati sposati per un giorno. L’ultimo giorno del Fuehrer inizia all’alba del 30 aprile, nel bunker situato circa 8 metri sotto il giardino della cancelleria a Berlino, ormai contornata dalle macerie. Hitler ebbe dal generale Wilhelm Keitel, successivamente uno dei principali imputati a Norimberga, la notizia che distrusse le sue ultimissime speranze di poter infrangere l’assedio dell’Armata rossa. Solo a questo punto, prese la decisione definitiva di mettere fine alla sua vita. Nel pomeriggio, distribuì ampolline di veleno al suo personale: per verificare l’efficacia del veleno lo fece prima somministrare al suo pastore tedesco, decidendo però di non presenziare all’uccisione. Intorno alle 15.30, fu compiuto l’atto finale: Eva Braun ingerì il cianuro, Hitler si sparò. Febbrili speranze, crolli nervosi, ed esplosioni d’ira avevano caratterizzato le ultime settimane di vita del Fuehrer. Una settimana dopo, la Seconda guerra mondiale era finita, lasciandosi dietro distruzioni, sofferenze e massacri senza precedenti nella storia e un numero di vittime stimate tra i 55 e i 60 milioni, un conteggio dell’orrore che contiene anche l’abisso dell’Olocausto.
Scomparso oggi:
1883 (141 anni fa): muore, a Parigi, Edouard Manet pittore. Nato, a Parigi, il 23 gennaio 1832 èconsiderato il maggiore interprete della pittura pre-impressionista. Sin da giovane ha la passione per l’arte e vorrebbe intraprendere la carriera artistica, che non gli viene però permessa dal padre. Ma, dopo gli scarsi risultati scolastici, riesce a convincere il genitore a intraprendere quella strada. L’artista francese viaggia molto analizzando e studiando lo stile utilizzato da Giorgione, Goya, Tiziano e Velazquez. Dal 1856, studia presso l’Accademie, dove conosce celebri artisti e numerosi intellettuali. Nel 1862, realizza una delle sue opere più famose, “Le déjeuner sur l’herbe”, che suscita numerose polemiche, perché giudicata scandalosa. Nel 1865, finisce di dipingere “Olympia” dipinto che viene esposto al Salon, generando giudizi ancora più negativi. Nel 1881 Manet inizia ad avere i primi riconoscimenti dal suo Paese, infatti, è insignito della Legion d’onore dalla Repubblica francese e premiato presso il Salon.