Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 14 Aprile.
Accadde che:
1982 (42 anni fa): nell’aula bunker del Foro Italico, di Roma, inizia il primo processo per il sequestro e l’uccisione dell’onorevole Aldo Moro. Fra i 63 imputati, diversi pentiti come Savasta, Peci, Brogi e alcuni dissociati, fra i quali Maj, Spadaccini e Andriani. Il pm Amato, il 20 dicembre 1982, chiede 34 ergastoli e 100 anni di carcere. La sentenza infligge agli imputati 30 ergastoli e 316 anni di reclusione. Anche nelle aule dei tribunali rimarranno aperti alcuni dubbi: quante persone parteciparono all’agguato di via Fani, chi erano i brigatisti che gestirono la prigionia di Moro e chi sparò al Presidente Dc prima che il suo corpo venisse trasportato in via Caetani. Aldo Moro fu rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio dello stesso anno.
2004 (20 anni fa): in Iraq, Fabrizio Quattrocchi, uno dei quattro ostaggi italiani in mano ai ribelli, viene ucciso. Quando gli assassini stavano puntando la pistola contro questo ragazzo, egli ha cercato di togliersi il cappuccio e ha gridato: “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano”. È morto così da coraggioso e da eroe. Non sono tuttora completamente chiari i motivi per cui i rapitori decisero di uccidere Fabrizio Quattrocchi, lasciando in vita i suoi colleghi. Il 13 marzo del 2006 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì a Fabrizio Quattrocchi la medaglia d’oro al valor civile.
Scomparso oggi:
1980 (44 anni fa): muore, a Roma, Gianni Rodari scrittore, pedagogista, giornalista e poeta. Nato, ad Omegna (Piemonte), il 23 ottobre 1920, è specializzato in letteratura per l’infanzia e tradotto in molte lingue. Unico scrittore italiano ad aver vinto il prestigioso Premio Hans Christian Andersen considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia, uno fra i maggiori interpreti del tema “fantastico”. Dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni ha fatto l’insegnante. Al termine della Seconda guerra mondiale, ha intrapreso la carriera giornalistica, che lo ha portato a collaborare con numerosi periodici, tra cui “L’Unità”. A partire dagli anni Cinquanta ha iniziato a pubblicare anche le sue opere per l’infanzia, che hanno ottenuto fin da subito un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri hanno avuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti. Negli anni Sessanta e Settanta ha partecipato a conferenze e incontri nelle scuole con insegnanti, bibliotecari, genitori, alunni. E proprio dagli appunti raccolti in una serie di questi incontri ha visto la luce, nel 1973, Grammatica della fantasia, che è diventata fin da subito un punto di riferimento per quanti si occupano di educazione alla lettura e di letteratura per l’infanzia. Tra le sue opere più significative: “Le avventure di Cipollino”, “Gelsomino nel paese dei bugiardi”, “Filastrocche in cielo e in terra” e “Il libro degli errori”.