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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 10 Aprile.

Accadde che:

1970 (54 anni fa): i Beatles comunicano ufficialmente il loro scioglimento. A più di un anno dall’ultimo concerto dei Beatles e un mese prima dell’uscita del loro ultimo album, Let It Be, l’allora 27enne Paul Mc Cartney annunciò la sua uscita dal gruppo e, di conseguenza, il suo scioglimento. L’avventura dei Beatles durò 8 anni, dal primo 45 giri ufficiale, “Love Me Do”, che uscì il 5 ottobre 1962, a quel famigerato 10 aprile. Un tempo misurabile in 13 album in studio e 22 singoli. Il loro contributo musicale e culturale è stato fondamentale, rendendoli di fatto tra le icone musicali leggendarie, più celebrate e ricordate del XX secolo. Quel giorno, l’artista dichiarò di non voler più far parte del gruppo “per ragioni personali e professionali“. Iniziavano così le carriere da solisti dei quattro baronetti col caschetto: ad aprile, sarebbe uscito “McCartney“; a settembre, “A sentimental journey” di Ringo Starr; a novembre il triplo “All things must pass” di George Harrison; a dicembre, “Plastic Ono Band” di John Lennon. Dal punto di vista strettamente musicale, lo scioglimento dei Beatles fu riconducibile alla sempre maggiore difficoltà di conciliare la voglia di sperimentare di Lennon con la vena pop melodica di McCartney. Altri motivi della storica separazione sono da ricercare in questioni economiche e gestionali. Di sicuro, hanno giocato un ruolo fondamentale, contribuendo ad inasprire i rapporti, anche le compagne di Paul e John: Linda Eastman e Yoko Ono.

1991 (33 anni fa): la nave traghetto Moby Prince si scontra con una petroliera dell’Agip al largo del porto di Livorno. Nel rogo perdono la vita tutti i passeggeri e tutti i membri dell’equipaggio del Moby, con la sola eccezione di un giovane mozzo. Le vittime sono 140. Sono le 22.25 di una limpida sera di primavera quando, nella rada livornese, il traghetto Moby Prince della Navarma entra in collisione con l’Agip Abruzzo, petroliera della Snam, a 2,7 miglia dalla costa. La prua del Moby penetrò la cisterna numero 7 della petroliera: il greggio si riversò sul traghetto che si trasformò in un’immensa torcia con l’innesco delle fiamme, provocato forse dall’attrito delle lamiere. Varie le ipotesi sul perchè accadde: nebbia, eccesso di velocità, un’esplosione, un guasto alle apparecchiature di bordo. Anche la distrazione: si pensò che chi avrebbe dovuto vigilare stava guardando Juventus-Barcellona in tv, semifinale di Coppa Uefa. Di certo i soccorsi arrivarono in ritardo: il traghetto fu individuato solo alle 23.35, ovvero più di un’ora dopo la collisione. A causa del violento impatto fra le due imbarcazioni, da una delle cisterne della petroliera comincia a fuoriuscire petrolio in grandi quantità.  Su quanto successo davvero a bordo delle due navi coinvolte nell’incidente, ancora oggi a trentun anni di distanza non si è ancora riusciti a fare definitivamente chiarezza. Fino ad oggi la tragedia del Moby Prince è rimasta dunque senza un colpevole. Tra le vittime undici erano calabresi. Si tratta di Luciano Barbaro (24) di Siderno, Francesco Crupi (34) e Antonio Rodi (41) di Siderno, Rocco Averta (36 anni), Antonio Avolio (45), Francesco Esposito (43) e Giulio Timpano (21) di Pizzo Calabro, Nicodemo Baffa (52) di Santa Sofia d’Epiro, Francesco Tumeo (58) e il cognato Francesco Mazzitelli (56) di Parghelia e Carlo Vigliani (31) di Taurianova.

Scomparso oggi:

1931 (93 anni fa): muore, a New York, Kahlil Gibran poeta, pittore e aforista libanese naturalizzato statunitense. Nato, a Bisharri (Libano), il 6 gennaio 1883 il suo Il successo si deve soprattutto al fascinoso sincretismo religioso che permea “Il profeta” (scritto nel 1923): su tutto prevale l’idea di una generica concezione della divinità, in cui vi si intrecciano immagini e simboli di ogni religione e filosofia. Per Gibran l’esistenza è il tempo regalato per ricomporre la frattura esistente tra noi e Dio; quando nell’individuo bene e male, perfezione e imperfezione, piccoli sentimenti e grandi passioni riusciranno a convivere, ecco che nella coincidenza degli opposti si manifesteranno saggezza, perfezione e felicità. Tra le altre sue opere: “Il miscredente,” breve romanzo scritto nel 1908 per la rivista “L’Emigrante”, in cui impegno politico e tensione civile prevalgono ancora sulla dimensione religiosa.

 

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