Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 2 Febbraio.
Accadde che:
1709 (315 anni fa): Alexander Selkirk viene salvato dal naufragio su un’isola deserta. La sua storia ispirerà il libro “Robinson Crusoe” di Daniel Defoe. Visse da naufrago per quattro anni e quattro mesi, dopo essere stato abbandonato dal suo capitano nei mari del sud dell’Oceano Pacifico su un’isola deserta, facente parte dell’arcipelago Juan Fernández. Selkirk rimase inizialmente sul litorale dell’isola, per paura dei suoni provenienti dall’entroterra, che pensava fossero emessi da bestie feroci. In questo primo periodo, si riparò in una piccola caverna, cibandosi di aragoste, molluschi e scrutando ogni giorno l’orizzonte nella speranza di avvistare una nave che potesse soccorrerlo. Soffrì di profonda solitudine, depressione e rimorso per il suo comportamento. Alla fine fu spinto a rifugiarsi all’interno dall’arrivo sulla spiaggia di una colonia di rumorosi elefanti marini, spintisi sull’isola per la stagione dell’accoppiamento. Qui la sua vita migliorò radicalmente, perché riuscì a procacciarsi una grande varietà di nuovi cibi: carne e latte dalle capre selvatiche. Selkirk dimostrò una gioia incontrollata per l’arrivo dei suoi “liberatori”, offrendo loro cibi freschi. Il capitano, che lo soccorse, rimase impressionato dal suo vigore fisico, ma anche dalla pace della mente che aveva raggiunto mentre viveva sull’isola, osservando: “Si può constatare che la solitudine e l’isolamento dal mondo non sono poi uno stato di vita così insopportabile, come la maggior parte degli uomini immagina, specialmente quando le persone vi ci sono chiamate o gettate dentro in maniera inevitabile, com’era accaduto a quest’uomo”. Sopravvissuto a questa prova, si arrese ad una malattia tropicale una decina di anni più tardi, mentre serviva a bordo della HMS Weymouth, al largo dell’Africa occidentale.
1914 (110 anni fa): al cinema, con il cortometraggio “Making a living”, debutta colui che sarebbe poi diventato il re del cinema muto, Charlot. Nasceva così un mito, a pochi mesi dallo scoppio della Grande Guerra. Subito dopo Charlot giornalista, Chaplin filmò un contratto del valore di 750.000 dollari contratto che, facendo un confronto con i cachet hollywoodiani di oggi, fa di lui l’artista più pagato del mondo. Nel giro di un anno, girò 12 cortometraggi, praticamente uno al mese. Charlot giornalista dura poco meno di nove minuti, ma le gag di Chaplin e la sua profonda comicità sono già inconfondibili e sarebbero entrare indelebilmente nel cuore degli spettatori di tutto il mondo Da quel febbraio del 1914 la stella di Charlot cominciò a brillare e cinque anni più tardi, nel 1919, fonderà insieme ad alcuni colleghi la United Artists Corporation, celeberrima casa di produzione che firmò tutti i suoi film.
Scomparsa oggi:
2022 (2 anno fa): muore, a Roma, Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti attrice. Nata, a Roma, il 3 novembre 1931 la sua caratteristica voce roca e l’innata verve l’hanno accompagnata per quasi quarant’anni di carriera cinematografica. Nel 1953 si diploma all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’amico e da qui inizia la sua carriera sul palcoscenico, interpretando alcuni ruoli importanti che la mettono subito in luce: “Sei storie da ridere” del 1956 e “Capricci di Marianna” del 1959. Nel 1959, esordisce al cinema con il film “Le dritte” e, subito dopo, incontra un regista che diventerà il maestro: Michelangelo Antonioni. Insieme, Vitti e Antonioni, girano quattro film “L’avventura” del 1960, “La notte” del 1961, “L’eclisse” del 1961 e “Deserto Rosso” del 1964. La vita del regista e dell’allora giovane attrice è stata legata anche fuori dal set da una relazione sentimentale durata quattro anni circa. Mentre la sua carriera cinematografica continua e i riconoscimenti artistici non mancano, vince tre Nastri d’argento e cinque David di Donatello, non abbandona mai il teatro: nel 1986 calca le scene nella piece “La strana coppia” diretta da Franca Valeri. Il cinema italiano vive un momento d’oro grazie anche alle sue interpretazioni. Gli anni ’80 allontanano l’attrice dagli schermi e le sue apparizioni divengono sempre più sporadiche, interpretando i film diretti dal compagno Roberto Russo: “Flirt” del 1983 e “Francesca è mia” del 1986. Nel 1990, debutta alla regia con il film “Scandalo Segreto” con il quale vince il Globo d’oro come regista e come interprete. Il 1995 segna un momento molto importante per la sua carriera: le viene assegnato il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia. Dal punto di vista sentimentale, ha avuto tre lunghe e importanti storie d’amore, la prima con il regista Michelangelo Antonioni, poi con il direttore della fotografia Carlo Di Palma, ed infine con il fotografo di moda Roberto Russo, con il quale si è unita in matrimonio nel 2000. Dal 2003, l’attrice si ritira dalle scene e ad una vita privata praticamente inaccessibile, a causa di una malattia degenerativa, tipo Alzheimer. Nel 2021, in occasione dei suoi 90 anni, ve viene dedicato il docufilm “Vitti d’arte, Vitti d’amore”, diretto da Fabrizio Corallo e promosso dalla Rai. Amava dire: “Le donne mi hanno sempre sorpresa: sono forti, hanno la speranza nel cuore e nell’avvenire”.