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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data dell’8 Gennaio.

Accadde che:

1930 (94 anni fa): a Roma, il principe Umberto di Savoia sposa Maria Josè del Belgio. Le nozze vengono celebrate nella Cappella Paolina del palazzo del Quirinale. Dopo la funzione gli sposi furono ricevuti da Pio XI, il Papa che l’anno prima aveva stipulato i Patti Lateranensi, nel quadro di un chiaro disgelo fra Italia e Vaticano. La coppia trascorse i primi anni di matrimonio a Torino, dove Umberto comandava il 92º reggimento di fanteria con il grado di colonnello. Maria José non ebbe mai buoni rapporti con i membri di Casa Savoia. La sua provenienza dal più aperto ambiente reale belga e l’educazione di stampo moderno che aveva ricevuto, si scontravano con il rigore della più chiusa monarchia italiana. Anche il rapporto con il marito non è stato facile, perché Umberto era devoto alle regole di corte e ai suoi cerimoniali, sottomesso al rigore del re suo padre e molto religioso, mentre la moglie riservava un interesse molto tiepido alla chiesa. Un’unione, quindi, che non è stata delle più felici. Infatti, in seguito alla vittoria del referendum che sancì la sconfitta della monarchia in favore della Repubblica, la separazione della coppia diventò ufficiale: l’ex regina comprò il castello di Merlinge in Svizzera, mentre il marito ha scelto di vivere a Cascais in Portogallo.

1992 (32 anni fa): il presidente statunitense George H. W. Bush Senior si ammala, mentre è in visita in Giappone e, durante un pranzo, vomita sul primo ministro giapponese Miyazawa. Quel giorno, nel corso della cena con il primo ministro nipponico, a cui presenziavano anche altri 135 diplomatici, il presidente americano, dopo aver accusato un lieve malore, vomitò il sushi appena mangiato su se stesso e su Miyazawa, perdendo anche conoscenza per alcuni minuti davanti agli obiettivi attenti delle telecamere delle emittenti televisive di mezzo mondo.“Volevo solo un pò di attenzione”. Così, Bush Sr., appena alzatosi dopo l’accaduto, giustificò l’inconveniente, scusandosi poi con i presenti. L’episodio fu raccontato dallo stesso Bush nel suo libro “Destiny and power” in cui scrisse: “Mi ricordo di aver iniziato a sudare freddo, e poi l’ultima cosa che ricordo è che ero disteso sul pavimento. Mi sono svegliato e avevo questa sensazione euforica. Ho poi guardato in alto e ho visto dottori e infermieri tutti intorno a me, e gli uomini dei servizi segreti, distesi accanto a me sul pavimento”. Per quanto Bush abbia cercato di descrivere in maniera quanto più poetica l’accaduto, le immagini del presidente rigurgitante sul vestito elegante di Miyazava diventarono oggetto di satira per i comedy show americani, e non solo. Perfino i Simpson si presero gioco dell’accaduto in uno dei loro episodi. Inoltre, lo spiacevole inconveniente valse a Bush il soprannome di Bushu-suru, tanto da farlo considerare, secondo la rivista USA TODAY, come uno degli eventi che più hanno fatto ridere il pubblico americano negli ultimi 25 anni.

Scomparso oggi:

1337 (687 anni fa): muore, a Firenze, Giotto di Bondone, noto come Giotto pittore e architetto. Nato, probabilmente, nell’anno 1267, a Colle di Vespignano, presso Vicchio, nel Mugello è una delle massime figure dell’arte non solo italiana, ma dell’intero Occidente. È ricordato per aver dato un senso del tutto nuovo ai concetti di colore, spazio e volume, “riprendendo” e immortalando i suoi soggetti direttamente dalla realtà, “dal naturale”, come si diceva un tempo. La sua arte segna il passaggio dal Medioevo all’Umanesimo. Prendendo per buona la testimonianza di un grande storico dell’arte come Giorgio Vasari, l’allora maestro Cimabue l’avrebbe scovato, ragazzino, nel tentativo di disegnare delle pecore, durante una delle sue giornate di lavoro al campo. Ad ogni modo, intorno ai dieci anni, il piccolo Giotto comincia già a frequentare la bottega del maestro.  Intorno al 1311, ritornato a Firenze, dipinge una delle opere più importanti della sua carriera di artista: la “Maestà” degli Uffizi. Tra il 1322 e il 1328 inoltre realizza il Polittico Stefaneschi alla Pinacoteca Vaticana, Il Polittico Baroncelli e l’affresco a secco delle “Storie Francescane” della Cappella Bardi, sita in Santa Croce, sempre a Firenze. Il 18 luglio del 1334, dà inizio al campanile da lui disegnato, che prenderà il suo stesso nome, per quanto la realizzazione finale non risponderà fedelmente ai suoi voleri iniziali. Alla sua morte, viene sepolto con grandi onori in Santa Reparata (Santa Maria del Fiore), a spese comunali.

 

 

 

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