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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 2 Gennaio.

Accadde che:

40 (1984 anni fa): avviene l’apparizione di Maria a San Giacomo presso il Pilar di Saragozza. Questa apparizione è nota come Nostra Signora del Pilar. Durante i primi tempi del cristianesimo, Giacomo si era recato nelle terre pagane della provincia romana dell’Hispania, oggi nota come Spagna. I suoi sforzi di evangelizzazione trovarono grandi ostacoli e si dice che l’apostolo fosse piuttosto abbattuto. Una notte, Giacomo stava pregando sulle rive del fiume Ebro vicino alla città di Caesaraugusta, oggi nota come Saragozza. All’improvviso venne avvolto da una grande luce. Giacomo si inginocchiò guardando il fascio luminoso e ciò che vide andava oltre ogni descrizione. Nella luce c’era la Vergine Maria, circondata da migliaia di angeli che cantavano Ave, Maria. La Madonna disse a Giacomo che doveva perseverare, assicurandogli che alla fine il suo lavoro per Gesù avrebbe avuto grandi risultati e molti si sarebbero volti alla fede. Chiese anche che venisse costruita una chiesa sul luogo in cui era apparsa e gli lasciò la colonna di diaspro per indicare il punto esatto. La Vergine Maria lasciò anche una piccola statuetta che la ritraeva mentre teneva il Bambino Gesù tra le braccia e che sormontava la colonna. Visto che la Beata Vergine era ancora viva e viveva a Gerusalemme, il fatto avvenne prima della sua assunzione in cielo, la sua apparizione è considerata un atto di bilocazione. Giacomo riunì immediatamente alcuni dei suoi nuovi seguaci e iniziò a lavorare per edificare una cappella nel luogo designato. La cappella è stata la prima chiesa dedicata a Maria, ed oggi, dopo molti rimaneggiamenti e ampliamenti, è nota come Basilica di Nostra Signora del Pilar. Giacomo partecipò alla dedicazione della piccola chiesa e tornò a Gerusalemme. È stato il primo apostolo a morire per la fede.

1843 (181 anni fa): a Dresda viene rappresentata la prima de “L’olandese volante” di Richard Wagner, nota anche con il titolo Il vascello fantasma. Wagner scrisse l’opera inizialmente come atto unico, oggi viene però eseguita generalmente in tre atti. Il tema centrale è l’amore incondizionato come strumento per il raggiungimento della redenzione. La storia è ripresa dalla leggenda folkloristica dell’Olandese Volante, che narra di un capitano condannato a navigare fino al giorno del giudizio. Wagner dichiarò che l’ispirazione sia stata in parte autobiografica, in seguito ad un viaggio toccato dalla tempesta eseguito tra il luglio e l’agosto 1839; accanto a questa storia autobiografica c’è anche una fonte letteraria, individuabile nella versione di un’antica leggenda marinara di Heinrich Heine,

Scomparso oggi:

1960 (64 anni fa): muore, a Tortona (provincia di Alessandria), Fausto Coppi ciclista. Nato a Castellania (provincia di Alessandria), il 15 settembre 1919 poco più che adolescente è costretto a trovarsi un lavoro come garzone di salumeria. Per hobby scorrazza qua e là su di una rudimentale bicicletta regalatagli dallo zio. Nel luglio 1937 disputa la sua prima corsa, purtroppo a metà gara è costretto a ritirarsi poiché una gomma si sgonfia inaspettatamente. Gli inizi non sono quindi promettenti. Intanto scoppia la seconda guerra mondiale, Coppi viene fatto prigioniero degli inglesi in Africa, a Capo Bon, poi trasferito al campo di concentramento di Blida, nei pressi di Algeri. Fortunatamente esce incolume da questa esperienza e, una volta tornato a casa, ha modo di riprendere i suoi allenamenti in bicicletta. Al primo anno di professionismo, arriva con 3’45” di vantaggio nella tappa Firenze-Modena del Giro d’Italia, conquista una vittoria che gli consente di smentire le previsioni generali che volevano Gino Bartali vincitore della corsa rosa. A Milano in rosa giunse infatti lui. Alcune delle altre vittorie sono: quella di 192 Km nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia del 1949 (vantaggio 11’52”), quella di 170 Km del Giro del Veneto (vantaggio 8′) e quella di 147 Km della Milano-Sanremo del ’46 (vantaggio 14′). Vinse 110 corse di cui 53 per distacco. Il suo arrivo solitario sui grandi traguardi era annunciato con una frase, coniata da Mario Ferretti in una famosa radiocronaca dell’epoca: “Un uomo solo al comando!” Coppi si aggiudicò due volte il Tour de France nel 1949 e nel 1952 e cinque volte il Giro d’Italia, ed entrò nella storia per essere uno dei pochi ciclisti al mondo ad aver vinto Giro e Tour nello stesso anno. Nel 1954 è stato protagonista di uno scandalo quando emerse che conviveva con Giulia Occhini. Lei, madre di due bimbi e moglie del medico Enrico Locatelli; lui, ciclista famosissimo, padre di Marina e marito di Bruna Ciampolini, avevano iniziato a frequentarsi l’anno prima, ma la scelta di andare controcorrente e di abbandonare le rispettive dimore coniugali per iniziare una nuova vita insieme fece scoppiare una tempesta che divise l’opinione pubblica. Si sposarono in Messico il 13 maggio 1955; l’unione non sarebbe mai stata riconosciuta in Italia.

 

 

 

 

 

 

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