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sabato, Novembre 23, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 10 Dicembre.

Accadde che:

1847 (176 anni fa): a Genova, sul piazzale del Santuario della nostra Signora di Loreto nel quartiere di Oregina, il Canto degli Italiani, meglio noto come Inno di Mameli, viene eseguito per la prima volta al pubblico, in occasione del centenario della cacciata degli austriaci dalla città. Rese ancor più potenti dalla musica di Michele Novaro, le parole di Goffredo Mameli saranno ben presto destinate a divenire il canto dell’unificazione italiana e già Giuseppe Verdi, nel suo Inno alle nazioni del 1862, affidò al Canto degli Italiani il compito di rappresentare l’Italia, equiparandolo di fatto a inni nazionali quali la Marsigliese e God Save the Queen. Il canto fu molto popolare durante il Risorgimento e nei decenni seguenti, sebbene dopo l’unità d’Italia, nel 1861, come inno del Regno d’Italia fosse stata scelta la Marcia Reale, che era il brano ufficiale di Casa Savoia. Dopo la Seconda guerra mondiale l’Italia diventò una repubblica e il Canto degli Italiani fu scelto, il 12 ottobre 1946, come inno nazionale provvisorio, ruolo che ha conservato anche in seguito. Nei decenni, si sono susseguite varie iniziative parlamentari per renderlo inno nazionale ufficiale, senza però mai giungere a una modifica costituzionale, oppure alla promulgazione di una legge specifica che desse al Canto degli Italiani lo status di inno de iure della Repubblica Italiana.

1936 (87 anni fa): Edoardo VIII abdica a favore di suo fratello, il principe Alberto, che diventare con il nome di Giorgio VI. La sua decisione, la prima volontaria rinuncia al trono da parte di un sovrano britannico in oltre mille anni, fu motivata dalla relazione con Wallis Simpson, una donna divorziata di 40 anni, nata in un paesino della Pennsylvania e che l’ex sovrano sposò pochi mesi dopo. Fu un evento storico drammatico per la Gran Bretagna e seguitissimo in tutto il mondo. Poco dopo la firma dell’abdicazione, l’ex sovrano tenne alla radio un discorso estremamente franco e sincero, in cui disse che la scelta era stata unicamente sua e nominò indirettamente anche Wallis Simpson: “Dovete credermi se vi dico che avrei trovato impossibile sostenere il pesante carico di responsabilità e assolvere ai miei doveri di re come avrei voluto fare senza l’aiuto e il supporto della donna che amo”. Durante il suo breve regno (326 giorni), Edoardo VIII dette parecchi motivi di preoccupazione al governo, senza fare molta attenzione al rigido protocollo regale che prescriveva al re di apparire molto distante dalle interferenze nella politica nazionale. Allo stesso tempo, il re sembrava poco interessato agli adempimenti formali previsti dal suo incarico. La crisi divenne irreparabile quando Edoardo VIII si propose a Wallis Simpson, che aveva ancora pendente la causa di divorzio dal suo secondo marito. La Chiesa di Inghilterra, di cui il re era formalmente il capo, non permetteva il matrimonio ai divorziati nel caso che i loro precedenti consorti fossero ancora in vita. Il primo ministro britannico Stanley Baldwin, a cui Edoardo VIII aveva manifestato le sue intenzioni il 16 novembre 1936, disse al re che nel caso in cui il re avesse deciso di andare avanti nonostante il parere contrario dei suoi ministri, il governo avrebbe rassegnato le dimissioni. Posto davanti alle pesanti conseguenze politiche del suo gesto,e non prendendo neppure in considerazione l’ipotesi di interrompere la sua relazione con Wallis Simpson, il re decise di abdicare.

Nata oggi:

1830 (193 anni fa): nasce, ad Amherst (Massachusetts), Emily Dickinson poetessa, considerata non solo una delle poetesse più sensibili di tutti i tempi, ma anche una delle più rappresentative. Uno dei suoi biografi ha affermato che concepì l’idea di diventare poetessa avendo come riferimento, in termini biblici, la lotta di Giacobbe con l’angelo. Al momento della sua morte la sorella scoprì nella sua camera diverse centinaia di poesie scritte su foglietti ripiegati e cuciti con ago e filo, tutti contenuti in un raccoglitore. Prima della sua morte erano stati pubblicati solo sette testi, con varie modifiche apportate dagli editori. La poetessa americana non ebbe praticamente alcun riconoscimento durante la sua vita, perché i suoi contemporanei prediligevano un linguaggio maggiormente ricercato e le sue opere, largamente anticipatrici della poesia novecentesca, non risultavano conformi al gusto dell’epoca. La fortuna e il riconoscimento della sua importanza nella letteratura angloamericana sono, quindi, piuttosto recenti. Alcune caratteristiche delle sue opere, all’epoca ritenute inusuali, sono ora molto apprezzate dalla critica e considerate aspetti particolari e inconfondibili del suo stile, come le digressioni enfatiche, l’uso poco convenzionale delle maiuscole, le lineette telegrafiche, i ritmi salmodianti, le rime asimmetriche, le voci multiple e le elaborate metafore. La sua opera poetica è incentrata sui temi della natura, dell’amore e della morte, ma anche i temi e le battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società. Per esempio, più della metà delle sue poesie fu scritta durante gli anni della guerra di secessione americana. Muore, ad Amherst (Massachusetts), 15 maggio 1886.

 

 

 

 

 

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