Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 25 Novembre.
Accadde che:
1343 (680 anni fa): la città di Napoli è colpita da una violenta scossa di terremoto, assieme ad un violento maremoto che causò migliaia di morti e feriti. Questo episodio ebbe uno spettatore d’eccezione: Francesco Petrarca. Il poeta si trovava, infatti, a Napoli, perchè inviato del Papa Clemente VI per negoziare la liberazione di alcuni prigionieri di guerra. Fu proprio lui che poi raccontò l’accaduto in una lettera indirizzata a Giovanni Colonna, raccolta nel quinto libro delle Epistualae Familiares. Quella mattina un’enorme onda anomala arrivò su Napoli distruggendo ogni cosa. Lo stesso Petrarca scappò nei locali dei frati della chiesa di San Lorenzo, terrorizzato, così come i preti stessi. In serata, ritiratosi il mare, i morti e i feriti non si contavano, ma il peggio sembrò passato. Dopo il maremoto, però, arrivò anche il terremoto: stavolta l’epicentro era al largo di Napoli e Petrarca lo sente bene: “Mi svegliò un rumore e un terremoto, il quale non solo aprì le finestre e spense il lume, che sono solito tenere acceso la notte, ma smosse dalle fondamenti la camera dove io stavo”. Dopo la scossa, avvertì anche un boato e, a quel punto, la situazione precipitò: la scossa fu tale che finirono tutti per terra, lui compreso, e convinti si trattasse di una sorte di “collera divina” iniziarono a pregare per la loro vita. Il giorno dopo, sopravvissuto si imbarcò, giurando non sarebbe mai più giunto a Napoli, talmente terrorizzato da quella notte.
1940 (83 anni fa): esordisce negli Stati Uniti un nuovo personaggio, Picchiarello che, di lì a poco, sarebbe diventato uno dei più amati e popolari di sempre. Ispirato al picchio delle ghiande, l’uccellino pasticcione fece il suo debutto nel cortometraggio Knock Knock come spalla del protagonista Andy Panda. Fu Walter Lantz a disegnarlo per conto della Warner Bros. Ben presto il picchio mattacchione dei cartoon conquistò tutti con la sua contagiosa risata, doppiata nei primi anni da Mel Blanc. Amato dal pubblico, il picchio dei cartoni animati andò in onda fino al 1972. Successivamente, le sue avventure furono riproposte in replica e gli consentirono di accrescere ulteriormente la sua fama tra i giovani telespettatori. Intorno alla fine degli Anni ’90, tornò alla ribalta con un nuovo progetto, The New Woody Woodpecker Show, mandato in onda negli States da Fox. La popolarità ha permesso a Picchiarello di godere di un grande riconoscimento, infatti, è uno dei pochi protagonisti dei cartoon ad avere una stella nella mitica Hollywood Walk of Fame.
Scomparsa oggi:
1985 (38 anni fa): muore, a Roma, Elsa Morante scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice. Nata, a Roma, il 18 agosto 1912 è considerata tra le più importanti narratrici del secondo dopoguerra. Figlia di Irma Poggibonsi, maestra elementare ebrea e di Francesco Lo Monaco, cresce tuttavia in casa del padre anagrafico Augusto Morante, istitutore in un riformatorio per minorenni. Alla fine degli studi liceali, lascia la famiglia e va a vivere per conto proprio, ma la mancanza di mezzi economici la costringe ad abbandonare la facoltà di Lettere. Negli anni Trenta vive infatti da sola, mantenendosi con la redazione di tesi di laurea, dando lezioni private di italiano e latino, ed in seguito collaborando a riviste e a giornali. Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposerà nel 1941. Nello stesso anno viene pubblicato anche il suo primo libro, “Il gioco segreto”, in cui è raccolta una piccola parte della vasta produzione narrativa destinata ai giornali. Le sue personali e familiari inquietudini, il suo appassionato gusto della finzione emergono già nel “Diario”, redatto dal 19 gennaio al 30 luglio 1938, ma pubblicato solamente nel 1990. Nel 1943 inizia a scrivere il suo primo romanzo “Menzogna e sortilegio”, interrompendone la stesura per seguire il marito, indiziato di antifascismo, in Ciociaria. Nell’estate del ’44 ritorna a Roma, ma intanto il suo complicato e difficile rapporto con Moravia alterna momenti di comunicazione intensa, ad altri di distacco e malessere. In Elsa Morante, infatti, il bisogno di autonomia contrasta con una forte esigenza di protezione e di affetto. Allo stesso modo desidera e rifiuta la maternità, a cui rinuncia, ma di cui rimpiange, al tempo stesso, la possibilità perduta. Nel 1948 esce “Menzogna e sortilegio”, con cui vince il premio Viareggio. I due coniugi, con il migliorare della loro situazione economica, si trasferiscono in un attico in via dell’Oca, che ben presto diverrà uno dei più frequentati ritrovi del mondo intellettuale romano. Nei primi anni Cinquanta Elsa lavora alla redazione del suo secondo romanzo “L’isola di Arturo”, che esce con notevole successo nel 1957, vincendo il premio Strega. Nel 1960, pur non abbandonando la residenza coniugale e il proprio studio ai Parioli, si trasferisce in un appartamento tutto per sé. In questi anni conosce il pittore newyorkese Bill Morrow, con il quale instaurerà un profondo e intenso rapporto, ma dovrà subire la sua perdita, quando il pittore morirà precipitando da un grattacielo. Nel 1962 si separa definitivamente dal marito. Gli anni successivi sono assai drammatici per la scrittrice, che appare tormentata dall’ossessione della morte del suo giovane amico e dalla minaccia della vecchiaia. Nel 1974 esce, ottenendo un immenso successo popolare, ma suscitando diverse polemiche e riserve, il suo terzo romanzo “La storia “. Nel 1976 inizia la stesura del suo ultimo romanzo “Aracoeli” che pubblicherà solamente nel 1982.