Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 21 Novembre.
Accadde che:
1877 (146 anni fa): Thomas Alva Edison annuncia l’invenzione del fonografo, uno strumento in grado di registrare la voce umana e in seguito di riprodurla. La leggenda narra che impiegò solamente 30 ore per realizzare questo nuovo macchinario e che nelle sue ipotesi aveva immaginato che potesse essere utilizzato negli uffici per dettare lettere, per realizzare libri per non vedenti e persino come una sorta di segreteria telefonica. Non aveva immaginato, invece, che il futuro del Fonografo e solo dieci anni più tardi quello del più efficiente Grammofono sarebbe gravitato intorno al mondo della musica. L’idea di Edison non era originale perché Charles Cros, da tempo aveva messo a punto il Paleophono, un macchinario che riproduceva i suoni incisi su un disco di cristallo, tuttavia Cros non era in possesso del denaro necessario per depositare il brevetto.
1916 (107 anni fa): avviene il naufragio della nave ospedaliera HMHS Britannic. È stata costruita a Belfast nel cantiere Harland & Wolff, il più grande cantiere navale dell’Irlanda del Nord, con acciaio proveniente dalla Scozia. La costruzione iniziò il 30 novembre 1911 e la nave sarebbe dovuta essere battezzata come Gigantic, ma la tragedia del Titanic obbligò i costruttori a moderare i toni nella scelta del nome, battezzandolo Britannic. Il transatlantico fu varato il 26 febbraio 1914, era lungo 275 metri e largo 28, aveva una stazza di 48.158 tonnellate, 29 caldaie, alimentate da 159 fornaci a carbone producevano una potenza di 50 mila cavalli vapore, che permettevano alla nave di raggiungere la velocità di 22 nodi. Poco dopo il varo, all’inizio della Prima Guerra Mondiale, è stato requisito dalla Royal Navy e convertito in nave ospedale. Dopo la conversione in nave ospedaliera, è stato affondato da una mina navale tedesca 2 miglia al largo dell’isola di Kea, nel mar Egeo, pur riportando chiaramente le croci di soccorso che la contraddistinguevano come nave ospedale. L’esplosione, che si verificò in prossimità della zona macchine, innescò la deflagrazione di esplosivo tenuto a bordo e il cui scopo resta ancora oggi un mistero. Nonostante lo scafo fosse rinforzato, l’ingente danno spaccò la nave a prua, facendola affondare in 55 minuti. L’affondamento causò la morte di 30 persone.
Scomparso oggi:
1916 (107 anni fa): muore, a Vienna, Francesco Giuseppe I d’Austria sovrano. Nato, a Vienna, il 18 agosto 1830 è stato uno dei regnanti più duraturi di sempre, con ogni probabilità il più longevo, almeno dal punto di vista della reggenza effettiva, grazie ai suoi quasi settant’anni accumulati sul trono austroungarico. Imperatore d’Austria dal 1848 al 1916, re d’Ungheria dal 1867 al 1916, è stato anche sovrano del regno Lombardo-Veneto, fino alla fatidica data del 1866. Figlio maggiore dell’Arciduca Francesco Carlo d’Asburgo-Lorena e di sua moglie Sofia di Wittelsbach, Principessa di Baviera, il giovane Francesco Giuseppe già all’età di tredici anni viene nominato colonnello, intraprendendo la carriera militare. il 2 dicembre del 1848, all’età di 18 anni, sale al trono austriaco, come imperatore Francesco Giuseppe I. Da questo momento comincia il primo dei suoi 68 anni di regno. Nel 1854, accecato d’amore, sceglie di sposare la sedicenne Elisabetta, che presto sarà nota a tutti con il nome di Sissi. È la sorella minore di Elena di Baviera, inizialmente indicata dalla madre dell’imperatore tra le possibili pretendenti, figlia primogenita della Principessa Ludovica di Baviera e di Massimiliano duca in Baviera. Il matrimonio tra Francesco e Sissi, uno dei più fastosi di sempre, avviene il 24 aprile del 1854 nella chiesa degli agostiniani di Vienna. La moglie Elisabetta diventa da quel momento un punto di riferimento costante per l’imperatore, figura di rilievo, sua consigliera e in grado di far valere un forte ascendente su di lui. la loro unione viene minata dall’improvvisa morte del loro unico figlio maschio, il principe ed erede Rodolfo d’Asburgo, uccisosi a Mayerling nel 1889. Nove anni più tardi, il 10 settembre del 1898, a Ginevra, l’anarchico Luigi Licheni, italiano, uccide anche la moglie dell’imperatore, Elisabetta. È questo il colpo più duro per l’imperatore d’Austria. Alla sua morte, al suo posto, era stato designato il pronipote Carlo I d’Austria, ma l’Impero termina alla fine della guerra, nel 1918, due anni dopo la sua morte.