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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 2 Ottobre.

Accadde che:

1925 (98 anni fa): William Taynton è il primo uomo della storia a comparire in televisione. Fu lui a proporsi all’ingegnere scozzese John Logie Baird come soggetto per esperimenti sulla trasmissione delle immagini. Attraverso un sistema meccanico basato sul disco di Nipkow, Baird riuscì a inviare a distanza un’immagine televisiva che riproduceva il volto del fattorino. Taynton, che lavorava alle di pendenze dell’inventore britannico, saputo che il suo datore di lavoro si apprestava a fare l’esperimento, si offrì spontaneamente, non immaginando di entrare così nella storia del progresso tecnologico. Fu un esperimento di televisione a scansione meccanica, con un disco di Nipkow che veniva fatto girare davanti ad elementi sensibili di selenio, ottenendo, istante dopo istante, una corrispondenza elettrica della luminosità dei vari punti dell’immagine, riga dopo riga. Un principio di scansione non dissimile da quello usato ancora oggi, sia pure non più meccanico ma elettronico. L’evento segnò un passo importante nell’evoluzione delle trasmissioni televisive, su cui in Italia iniziarono i primi esperimenti nel 1929. Il primo programma televisivo regolare della storia, legato all’XI Olimpiade di Berlino, venne trasmesso il 22 marzo 1936.

1959 (64 anni fa): viene mandato in onda negli Usa il primo episodio di “Ai confini della realtà”. Si tratta di una serie televisiva di genere fantascientifico trasmessa in tre diversi periodi dalla televisione americana. La serie classica, creata da Rod Serling e che vide tra gli sceneggiatori Richard Matheson, Charles Beaumont e Ray Bradbury, andò in onda dal 1959 al 1964, la seconda serie fu trasmessa dal 1985 al 1989, e la terza è andata in onda tra il 2002 e il 2003. Seppure considerata fantascientifica, la serie in realtà esplorò raramente i temi classici della fantascienza, focalizzandosi invece su storie incentrate sulle vite di normali persone che venivano radicalmente cambiate dall’incontro con l’”ignoto”, con uno squarcio nella realtà che faceva diventare credibile anche l’impossibile. Spesso, se non sempre con una morale finale, la serie contribuì a diffondere la fantascienza. Famosi i suoi switching endings, in cui la visuale dello spettatore veniva ribaltata con un colpo di scena finale che capovolgeva la prospettiva. Ogni episodio della serie è presentato da Serling, che introduceva lo spettatore nella vita di una persona che stava per cambiare per il suo ingresso nella zona “aAi confini della realtà”.

Scomparso oggi:

1847 (176 anni fa): muore, a Gerace, Michele Bello patriota e drammaturgo. Nato, ad Ardore, il 5 dicembre 1822 era figlio di un ricco gentiluomo di Siderno, Domenico Bello, e di Maddalena Marando, originaria di Ardore. Studia con lo zio arciprete, Francesco Bello, e quindi presso il liceo di Vibo Valentia (allora Monteleone). Si sposta, a Napoli, per studiare giurisprudenza e durante il soggiorno napoletano compone inni, lodi, elegie e due drammi teatrali. In seguito, ritorna a Siderno, dove lavora come cassiere del comune fino al 1846 e aderisce alla Giovane Italia mazziniana. Il 2 settembre del 1847 scoppia a Reggio Calabria un’insurrezione mazziniana, che porta alla nascita di un governo provvisorio. Michele Bello, partito con alcuni compagni su una barca al comando di Giovanni Rosetti, sorprende e cattura a capo Spartivento una nave doganale, con cui sbarca a Bianco. Qui lo raggiungono Domenico Salvadori e Rocco Verduci, che hanno radunato delle squadre presso il paesino di Sant’Agata. Gli insorti distruggono gli stemmi reali, bruciano le carte della polizia e raccolsero contribuzioni volontarie. Occupano, inoltre, i comuni di Caraffa e di Bovalino, dove vengono accolti dai rivoltosi guidati da Gaetano Ruffo. Il 4 settembre catturano il sottintendente del distretto di Gerace, Antonio Bonafede, insieme ad alcune guardie. Salvano la vita al funzionario borbonico, già responsabile della fucilazione dei fratelli Bandiera, sottraendolo al linciaggio. Da Bovalino, gli insorti pubblicano un manifesto rivoluzionario e un’ordinanza, con la quale viene dimezzato il costo del sale e dei tabacchi, viene abolito il divieto di attingere acqua di mare e viene soppresso il dazio governativo. Il 5 settembre li raggiunge a Siderno la banda armata di cinquanta uomini raccolta da Pietro Mazzoni a Roccella. il 6 settembre i ribelli confluiti, a Roccella, si sbandano e Michele Bello, Rocco Verduci, Domenico Salvatori e Stefano Gemelli sono costretti alla fuga, nascondendosi nei monti presso Caulonia, dove vengono arrestati il 15 settembre. I congiurati vengono processati, a Gerace, per alto tradimento e condannati alla fucilazione. La sentenza viene eseguita il 2 ottobre, presso il convento dei Cappuccini di Gerace e i corpi furono gettati in una fossa comune.

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