Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1° Ottobre.
Accadde che:
1946 (77 anni fa): i principali esponenti del Nazismo vengono condannati al Processo di Norimberga. Fu solo il primo di una serie di procedimenti penali contro i nazisti, che furono in realtà 12, si svolsero tutti nel Tribunale internazionale militare di Norimberga, città simbolo del nazismo, dove venivano organizzate le adunate del partito e videro imputate in totale 185 persone, tra medici, giuristi, SS, capi di industrie e funzionari di Stato. Tuttavia, questo processo, fu quello che fece più clamore poiché alla sbarra mise 24 tra i massimi esponenti del Terzo Reich. Gli Alleati (Usa, Urss, Regno Unito e Francia) si accordarono già prima della fine della guerra per processare le potenze dell’Asse responsabili dei crimini commessi durante il conflitto. La Corte era presieduta da un britannico, Geoffrey Lawrence, e la pubblica accusa era formata da otto giudici tra francesi, britannici, americani e russi.
2009 (14 anni fa): un violento nubifragio colpisce la Sicilia orientale causando frane, esondazioni di fiumi e torrenti, allagamenti di case e fabbriche. La situazione più critica è nella provincia di Messina nelle località di Giampilieri, Molino, Altolia Briga, Pezzolo, Santa Marina e nei Comuni di Scaletta Zanclea e Itala, dove colate di fango bloccano il sistema viario e isolano Scaletta Zanclea. Dell’inferno di pioggia e fango, resta il ricordo delle 37 vittime, alcune delle quali non furono mai trovate, mentre i feriti furono decine. Fu una enorme devastazione che inghiottì strade, negozi, case e vite. Un territorio finito in ginocchio che oggi è stato in gran parte ricostruito e messo in sicurezza. Il processo seguito all’alluvione a carico degli ex sindaci Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio si è concluso con l’assoluzione di entrambi.
Nata oggi:
1381 (642 anni fa): nasce, a Roccaporena (Perugia), Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti, religiosa. Già dalla tenera età Margherita era desiderosa di intraprendere il cammino che l’avrebbe portata verso la consacrazione a Dio, ma gli anziani genitori prima di morire, insistettero per vedere sposata la loro unica figlia. Rita non volle contrariare i genitori e a soli sedici anni andò in sposa a Paolo di Ferdinando Mancini, giovane ben disposto, ma di carattere irruento. L’indole rissosa di Paolo non impedì a Rita di aiutarlo a cambiare. Ben presto nacquero i gemelli e Rita aiutò il marito a convertirsi e a condurre una vita onesta. Questo fu il periodo più bello della sua vita, ma attraversato da un tragico evento: l’assassinio del marito. Rita fu capace di una sconfinata pietà perdonando pienamente chi le stava procurando tanto dolore. Al contrario i figli erano propensi al desiderio di vendetta. I sentimenti di perdono e di mitezza di Rita non riuscivano a persuadere i ragazzi. Allora Rita arrivò a pregare Dio per la morte dei figli, piuttosto che saperli assassini: entrambi, così, morirono di malattia in giovane età, a meno di un anno di distanza dalla morte del padre. Rita ormai sola e con il cuore straziato da tanto dolore, si adoperò a opere di misericordia e, soprattutto, a gesti di pacificazione verso gli uccisori del marito, condizione necessaria per essere ammessa in monastero. Per ben tre volte bussò alla porta del Monastero Agostiniano di santa Maria Maddalena a Cascia, ma solo nel 1417 fu accolta in quel luogo, dove visse per quarant’anni, servendo Dio ed il prossimo con una generosità gioiosa. La sera di un Venerdì Santo, avvenne un prodigio che durò per tutti i suoi ultimi quindici anni di vita: Rita ricevette sulla fronte la stigmate di una delle spine di Cristo. Rita ne sopportò il dolore con eroica forza, la ferita rimase aperta sulla sua fronte fino al termine della sua vita terrena. Muore, a Cascia, il 22 maggio 1457. Subito dopo la sua morte Fu venerata come Santa subito dopo la sua morte