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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 30 Settembre.

Accadde che:

1791 (232 anni fa): a Vienna, in un teatro piccolo di nome Theater auf der Wieden, viene rappresentata in prima assoluta l’opera teatrale “Il flauto magico” composta da Wolfgang Amadeus Mozart. Si tratta di un’opera teatrale appartenente al genere del Singspiel (termine che significa letteralmente “recita cantata”), un genere operistico in voga tra il XVIII e il XIX secolo, sorto e sviluppatosi in area tedesco-austriaca, caratterizzato dall’alternanza di parti recitate e parti cantate. La trama dell’opera è ambientata in un antico Egitto fantastico e irreale. Il principe Tamino, inseguito da un serpente, chiede aiuto agli dèi e viene salvato da tre dame velate, ancelle della Regina della Notte. Le tre dame gli fanno vedere il ritratto della bella Pamina, figlia della Regina della Notte, e gli chiedono di liberarla poiché è prigioniera di Sarastro. In questa impresa sarà accompagnato da un divertente personaggio, l’uccellatore Papageno, e si servirà di uno strumento magico, un flauto che con il suo suono lo proteggerà da ogni pericolo.

1949 (74 anni fa): si conclude con il successo delle potenze occidentali uno dei più importanti passaggi della guerra fredda; il ponte aereo di Berlino. Dopo quindici mesi incessanti di voli, terminò il suo compito, che consisteva nel rifornire di generi alimentari e di ogni altro prodotto necessario alla sopravvivenza della popolazione di Berlino Ovest, circondata dai sovietici, ma anche nel dimostrare a livello simbolico l’unità e la determinazione nel contrapporsi ai disegni egemonici dell’Unione Sovietica su Berlino e sulla Germania.  Il 24 giugno 1948, a causa di frizioni politiche fra URSS e USA, i sovietici bloccarono ogni accesso che raggiungeva Berlino Ovest e tagliarono la fornitura di energia elettrica. La parte occidentale della città divenne buia, senza medicine e senza viveri. L’obiettivo era costringere gli americani e i loro alleati ad abbandonare la Berlino occidentale. Da quel giorno fino al 30 settembre 1949, per 462 giorni aerei americani, francesi, britannici, sudafricani, neozelandesi e australiani compirono una missione che sembrava impossibile, trasportando a Berlino Ovest in continuazione container di rifornimenti, viveri, medicinali, carbone per l’energia elettrica, ed evacuando i malati gravi. I russi si accorsero del totale fallimento della loro azione di fronte agli occhi del mondo intero.

Nato oggi:

1950 (73 anni fa): nasce, a Roma, Renato Zero, pseudonimo di Renato Fiacchini,  cantautore e produttore discografico. Frequenta le scuole fino alla terza media, poi l’Istituto di Stato per la Cinematografia che lascia al terzo anno per dedicarsi completamente alla musica, alla danza, al canto e alla recitazione. Giovanissimo, inizia a travestirsi e ad esibirsi in piccoli locali romani, in questi anni instaura un’amicizia con Loredana Berté e Mia Martini. Nel 1965, incide i suoi primi brani: “Tu”, “Sì”, “Il deserto”, “La solitudine” che non verranno mai pubblicati. Nei primi anni Settanta, con l’avvento del glam-rock, caratterizzato da cipria, lustrini e paillettes, i tempi sono maturi perché il cantante possa proporre il suo personaggio, provocatorio ed alternativo. Zero racconta questa figura in brani come “Mi vendo” e, in genere, l’intero album Zerofobia, da “Morire qui” a “La trappola”, da “L’ambulanza” al “Il cielo”. Al periodo successivo si ascrivono pezzi come “Triangolo”, “Fermo posta” e la fin troppo esplicita “Sbattiamoci”, che si fondono e si completano con accorati messaggi anti-aborto. E proprio questa personalità unica che cattura negli anni un pubblico numeroso, al limite dell’idolatria: i cosiddetti “sorcini”, termine che ha poi sostituito quello originario di “zerofolli”. La lunga carriera artistica di Renato Zero conta oltre 30 album in studio, conosce anni d’oro (i primi anni Ottanta) come periodi di crisi (fino al 1990). Renato Zero è sempre stato piuttosto riservato sulla sua vita privata: il suo grande amore è stata Lucy Morante, conosciuta negli anni Settanta. Lucy è stata la manager dell’artista stando in disparte, senza mischiare le questioni di vita privata con quelle lavorative. È a lei che, nel 2010, la star ha dedicato “Segreto Amore”, la sua terza raccolta ufficiale. Poi una relazione con la presentatrice Enrica Bonaccorti. Nel 2003, ha adottato legalmente un figlio, Roberto Fiacchini Anselmi. All’epoca Roberto aveva trent’anni, lavorava come guardia del corpo e aveva perso i genitori quando era molto piccolo. Grazie a lui è diventato nonno di due nipotine Ada e Virginia.

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