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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 27 Settembre.

Accadde che:

1937 (86 anni fa): sull’isola di Bali viene abbattuto l’ultimo esemplare di tigre di Bali, una femmina. L’estinzione della tigre di Bali è indubbiamente avvenuta a causa dell’uomo. Gli animali presenti nell’isola indonesiana furono letteralmente perseguitati a partire dai primi anni del XX secolo quando cominciò una caccia senza limiti che aumentò notevolmente dopo la Prima Guerra Mondiale. Siccome di base questa specie non era molto numerosa, le continue uccisioni ne provocarono in poco tempo la sparizione. La struttura fisica della tigre di Bali era simile a quella di Giava, anche se si differenziava da essa perché ancora più piccola e dal colore più scuro. Il dorso, la coda e il costato erano caratterizzati da un arancione piuttosto brillante, ed erano attraversati da striature nere, biforcute e compatte, in numero minore rispetto alle altre razze. Il ventre e una parte del muso erano bianchi: quest’ultimo, però si distingueva perché mostrava delle insolite strisce di colore nero. Il pelo era alquanto corto e folto, ma la peculiarità di questa sottospecie consisteva nel cranio: aveva un setto nasale più pronunciato e un’arcata dentale differente da quelle delle altre tigri.

1998 (25 anni fa): nasce il motore di ricerca Google, padri della creatura che avrebbe rivoluzionato il World Wide Web sono Larry Page e Sergey Brin. I due ragazzi sono ancora degli studenti, presso l’Università di Stanford, quando sviluppano la teoria, secondo cui un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra siti web avrebbe prodotto risultati migliori rispetto alle tecniche empiriche usate fino a quel momento. Convinti che le pagine citate con un maggior numero di link fossero le più importanti e meritevoli, decisero di approfondire la loro teoria all’interno dei loro studi e posero le basi per il loro motore di ricerca. Google è il sito più visitato del mondo, talmente popolare che in inglese è nato il verbo transitivo “to google”, col significato di “fare una ricerca sul web”; con lo stesso significato, in tedesco è nato il verbo “googeln” e in italiano è nato il verbo “googlare“. Una particolarità di Google è quella che in determinate date il caratteristico logo cambia, per celebrare l’avvenimento avvenuto quel determinato giorno.

Nato oggi:

1920 (103 anni fa): nasce, a Saluzzo (Cuneo), Carlo Alberto Dalla Chiesa generale e prefetto, noto per il suo impegno nella lotta contro il terrorismo delle brigate rosse prima e alla mafia poi, di cui sarà vittima. Nel 1942 si laurea in giurisprudenza, ed entra come sottotenente nell’Arma dei Carabinieri. Sposa Dora Fabbo nel 1946 a Firenze e nel 1948 comincia la sua esperienza nella lotta alla mafia, incriminando Luciano Liggio e arrestando, tra il 1966 e il 1973, 76 capi mafiosi. Nel 1973 viene trasferito in Piemonte e promosso generale di brigata, dove gli viene affidata nel 1977 la coordinazione degli istituti di sicurezza e di pena. Nel 1978 diventa generale fino al 1981, per combattere il terrorismo, riuscendo, in tre anni, a distruggere l’organizzazione delle Brigate Rosse. Nel 1982 Dalla Chiesa scrive al presidente del Consiglio Giovanni Spadolini queste parole: “La corrente democristiana siciliana facente capo ad Andreotti sarebbe stata la “famiglia politica” più inquinata da contaminazioni mafiose”. Un mese dopo viene, improvvisamente, inviato in Sicilia come prefetto di Palermo per contrastare l’insorgere dell’emergenza mafia, mentre il proseguio delle indagini sui terroristi passa in altre mani. A Palermo lamenta più volte la carenza di sostegno da parte dello stato; emblematica e carica di amarezza rimane la sua frase: “Mi mandano in una realtà come Palermo, con gli stessi poteri del prefetto di Forlì”. La sera del 3 settembre 1982, Carlo Alberto Dalla Chiesa è seduto al fianco della giovane seconda moglie, sposata solo qualche mese prima, Emanuela Setti Carraro, la quale è alla guida di una A112: in via Carini a Palermo, l’auto viene affiancata da una BMW con a bordo Antonino Madonia e Calogero Ganci, in seguito pentito, i quali fanno fuoco attraverso il parabrezza, uccidendo entrambi.

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