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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 14 Settembre.

Accadde che:

1224 (799 anni fa): secondo la tradizione Francesco d’Assisi riceve le stimmate sul Monte della Verna. Dopo una notte trascorsa a pregare, San Francesco ricevette le stimmate, che portò impresse sul suo corpo fino al giorno della morte, avvenuta due anni più tardi, il 3 ottobre del 1226. Era il primo cristiano nella storia della Chiesa chiamato ad essere riflesso vivente di Cristo e a vedere impressi e sanguinati su sé stesso i segni della passione. Durante quel ritiro spirituale, stava digiunando per 40 giorni in preparazione alla festa di San Michele Arcangelo che cadeva il 29 settembre. Quando avvenne il miracoloso evento, gli abitanti della zona e i pastori notarono che la Verna sembrava avesse preso fuoco, e nel vedere il monte avvolto da un fascio di luce accesissima, pensarono a un incendio. San Francesco nelle sue prediche non solo era solito usare parole semplici che arrivavano diritte al cuore di chi lo ascoltava, ma a volte dialogava anche in francese. L’ultimo messaggio San Francesco lo lasciò in punto di morte a Santa Chiara: era cieco e non riusciva a proferire parola, talmente era consumato dalla malattia e dal dolore. Non potendo parlare né aprire gli occhi, prese allora un po’ di cenere e la cosparse sul suo viso: fatto questo, spirò. I frati a quel punto, prima trasferirono il suo corpo nella Basilica e poi lo nascosero per evitare che finisse nelle mani dei saraceni. Ma si dimenticarono la posizione esatta della sepoltura, fino a quando nel 1818, dopo ben sei secoli, il corpo del Santo venne ritrovato.

1951 (72 anni fa):

1951 (72 anni fa): esce nelle sale cinematografiche statunitensi il film “Alice nel Paese delle Meraviglie”, tratta dal romanzo di Lewis Carroll. L’idea di lavorare sul personaggio di Carrol era un progetto che circolava alla Disney fin dall’inizio della sua carriera. La storia è alquanto semplice e segue sostanzialmente il romanzo. La forza del film è nei personaggi strampalati e nel gusto per le cose folli. Carrol descrive un mondo eccentrico e privo di logica. Un numero enorme di figure sfilano durante la visione e nessuna, in fondo, ha una vera storia da raccontare. Il viaggio fantastico di Alice non è altro che una somma di incontri incredibili con personaggi memorabili, ed è un continuo stimolo alla fantasia dello spettatore.

Scomparso oggi:

1321 (702 anni fa): muore, a Ravenna, Dante Alighieri poeta, scrittore e politico. Nato, a Firenze, nel 1265 (tra Maggio e giugno),  è definito il padre della Letteratura italiana, grazie soprattutto al suo capolavoro “La Divina Commedia. Nel 1274, secondo la Vita Nuova, vede per la prima volta Beatrice della quale si innamora subito perdutamente. Nel corso dei suoi studi, stringe amicizie e inizia una corrispondenza con i giovani poeti che si fanno chiamare “stilnovisti”. A 20 anni sposa Gemma Di Manetto Donati, appartenente a un ramo secondario di una grande famiglia nobile, dalla quale avrà quattro figli, Jacopo, Pietro, Giovanni e Antonia. Nel 1292, due anni dopo la morte di Beatrice, comincia a scrivere la “Vita Nuova”. Rimarrà affascinato dalla lotta politica caratteristica di quel periodo, ma quando la guerra tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri si fa più aspra, Dante si schiera col partito dei Bianchi che cercano di difendere l’indipendenza della città opponendosi alle tendenze egemoniche di Bonifacio VIII. il partito dei Neri, però, prenderà, il sopravvento, ed il poeta viene accusato di corruzione, sospeso dai pubblici uffici e condannato al pagamento di una pesante ammenda. Poiché Dante non si abbassa, al pari dei suoi amici, a presentarsi davanti ai giudici, viene condannato alla confisca dei beni e al boia qualora si fosse fatto trovare sul territorio del Comune di Firenze. Inizia, così, il periodo dell’esilio, dove intraprenderà la redazione della “Divina Commedia” alla quale lavorerà per tutta la vita.

Ecco alcune curiosità sul sommo poeta:

  1. Il suo vero nome era Durante Alagherii de Alagheriis; “Dante” era l’abbreviazione del nome. Fu il poeta Giovanni Boccaccio a tramandarlo come Dante Alighieri
  2. Al momento della sua morte l’ultima cantica della Divina Commedia, non era ancora stata pubblicata. Lo fece tempo dopo il figlio Jacopo, che si occupò anche di diffondere l’opera completa.
  3. La più antica onomatopea della lingua italiana di cui abbiamo testimonianza è “cricchi” (Inferno, XXXII, 30): Dante descrive così il rumore del fiume ghiacciato.
  4. All’inizio l’opera di Dante si chiamava “Commedia”. L’aggettivo “Divina” fu aggiunto nel 1500, circa 200 anni dopo, nelle edizioni successive, riprendendo una definizione dello scrittore Giovanni Boccaccio, che la definiva appunto Divina.
  5. Il manoscritto originale della Divina Commedia è andato perduto. Quello che studiamo oggi si basa su circa 700 manoscritti, copie dell’originale, del XIV e XV secolo.
  6. Dante morì a Ravenna, dopo le spoglie furono nascoste per paura che i fiorentini le trafugassero (le volevano riportare a Firenze, città natale del poeta). Nel 1810 le ossa furono nascoste in una cassetta nell’oratorio del quadrarco di Braccioforte e riscoperte solo nel 1865, quando per caso le ritrovò un muratore.
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