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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 26 Agosto.

Accadde che:

1858 (165 anni fa): avviene il primo dispaccio di notizie tramite telegrafo. Il primo tentativo si effettuò nel 1858 tra Irlanda e Terranova (Canada): 2.200 chilometri di cavo posati da due navi salpate una dall’Irlanda e una dal Canada e incontratesi nell’oceano. I lavori furono ostacolati da molte difficoltà e interrotti più volte. Trasmesso il primo messaggio tra la regina Vittoria d’Inghilterra e il presidente degli Stati Uniti James Buchanan, il cavo si guastò. Il collegamento definitivo fu realizzato nel 1866 dalla ditta Atlantic Telegraph Co. Fu utilizzato il transatlantico Great Eastern, riadattato come nave posacavo, che partì dall’Isola di Valentia, sulla costa occidentale dell’Irlanda, direzione Canada. Nel primo tentativo il cavo si ruppe durante il viaggio, nel secondo la nave riuscì a raggiungere Heart’s Content, costa della Terranova, ed a completare il collegamento: era il 27 luglio 1866. Il cavo era lungo 1.852 miglia nautiche, finalmente Europa ed America potevano comunicare in tempo reale. Una volta entrata in esercizio, la stazione trasmetteva 3.000 messaggi/giorno, ad un costo medio di 5 dollari per parola; operò fino al 1965.

1978 (45 anni fa): Albino Luciani viene eletto Papa col nome di Giovanni Paolo I. Il suo pontificato fu tra i più brevi nella storia della Chiesa cattolica: la sua morte avvenne dopo soli 33 giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro. Viene ricordato con gli appellativi di “Papa del Sorriso” e “Sorriso di Dio”. Papa Luciani si spense presumibilmente tra le ore 23:00 del 28 settembre 1978 e le ore 5:00 del 29 settembre, nel suo appartamento privato, forse a causa di un infarto miocardico. Secondo un comunicato ufficiale della Santa Sede, poco prima di morire, il papa era sbiancato in volto quando aveva saputo del giovane Ivo Zini, assassinato a Roma da un commando che le successive indagini ipotizzarono essere riferibile all’area neofascista romana. Nei giorni immediatamente successivi alla morte, fu chiesto invano da una parte della stampa di effettuare l’autopsia sul corpo del papa, richiesta respinta dal collegio cardinalizio in quanto non prevista dal protocollo. Alcuni mesi dopo, iniziarono a circolare alcune ipotesi alternative sulla sua morte. A fare scalpore fu soprattutto la teoria sviluppata dal giornalista investigativo britannico, David Yallop, che nel best seller “In nome di Dio”, ipotizza un omicidio a sfondo politico ad opera di alcuni cardinali che si opponevano agli interventi di riforma programmati dal Papa. Questa teoria, però, è stata respinta da diversi autori. Nel 2017 è stato dichiarato venerabile da papa Francesco.

Nata oggi:

1910 (113 anni fa): nasce, a Skopje (ex Jugoslavia), Gonxha (Agnese) Bojaxhiu, la futura Madre Teresa di Calcutta. Già verso il 1928, Gonxha sente di essere attratta verso la vita religiosa, cosa che in seguito attribuirà ad una “grazia” fattale dalla Madonna. Presa la decisione, è accolta a Dublino dalle Suore di Nostra Signora di Loreto, la cui Regola si ispira al tipo di spiritualità indicato negli “Esercizi spirituali” di Sant’Ignazio di Loyola. E dalle meditazioni sviluppate sulle pagine del santo spagnolo che Madre Teresa matura il sentimento di voler aiutare tutti gli uomini. Per questo è attirata dalle missioni. La Superiora la manda quindi in India dove, il 24 maggio 1929, ha inizio il suo noviziato. Il 25 maggio 1931, pronuncia i voti religiosi e assume da quel momento il nome di Suor Teresa. Viene mandata, nel 1935, presso l’Istituto di Calcutta, dove trova una miseria tale da lasciarla sconvolta. Di fatto tutta una popolazione nasce, vive e muore sui marciapiedi. La media dei bambini muore appena nata e Madre Teresa rimane inorridita quando scopre che ogni mattina, i resti di quelle creature vengono raccolte insieme con i mucchi di spazzatura. Il 10 settembre 1946, mentre sta pregando, percepisce distintamente un invito di Dio a lasciare il convento di Loreto per consacrarsi al servizio dei poveri, a condividere le loro sofferenze vivendo in mezzo a loro. Si confida con la Superiora, che la fa aspettare, per mettere alla prova la sua ubbidienza. In capo ad un anno, la Santa Sede la autorizza a vivere fuori della clausura. Così si dà subito da fare: chiede, all’amministrazione comunale, l’attribuzione di un locale per accogliere gli agonizzanti abbandonati; in seguito realizza il “Centro di speranza e di vita” per accogliere i bambini abbandonati. Nel marzo del 1968, Paolo VI le chiede di aprire una casa a Roma. Dopo aver visitato i sobborghi della città ed aver constatato che la miseria materiale e morale esiste anche nei paesi sviluppati, accetta. Nel 1979 le viene assegnato il riconoscimento più prestigioso: il Premio Nobel per la Pace. Tra le motivazioni è indicato il suo impegno per i più poveri, tra i poveri, ed il suo rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona. In quell’occasione, rifiuta il convenzionale banchetto cerimoniale per i vincitori, chiedendo che i 6.000 dollari del premio vengano destinati ai bisognosi di Calcutta, che con tale somma possono ottenere aiuti per un anno intero. Muore, a Calcutta, il 5 settembre 1997, suscitando commozione in tutto il mondo. Il 19 ottobre 2003 è stata proclamata beata da papa Giovanni Paolo II, mentre il 4 settembre 2016, santa da papa Francesco.

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