Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 25 Agosto.
Accadde che:
1875 (148 anni fa): Matthew Webb attraversa a nuoto il canale della Manica, senza l’aiuto di mezzi artificiali. Il 12 agosto 1875 fece il suo primo tentativo di nuotare attraverso la Manica, ma i forti venti e le cattive condizioni del mare lo costrinsero ad abbandonare l’impresa. Il 24 agosto, invece, seguito da tre barche d’appoggio e spalmatosi il corpo di olio di focena, partì con la bassa marea nuotando una rana costante. Nonostante le punture di meduse e le forti correnti al largo di Cap Gris-Nez, che gli impedirono per cinque ore di raggiungere la riva, giunse finalmente a Calais dopo 21 ore e 45 minuti dalla partenza, divenendo così il primo uomo ad aver attraversato la Manica. Il suo percorso a zig-zag attraverso il canale fu di oltre 64 chilometri. Il 24 luglio 1883 si tuffò da una piccola imbarcazione che si trovava vicino al Niagara Falls Suspension Bridge e cominciò a nuotare. Stando ad alcune testimonianze dell’epoca, molto probabilmente il nuotatore superò la prima fase di attraversamento, ma perse la vita in prossimità di un mulinello.
1917 (106 anni fa): a Torino, scoppia una rivolta spontanea degli abitanti contro la guerra e la fame. La repressione conta più di cinquanta morti. Dopo i primi due anni di guerra, le condizioni economiche dei lavoratori torinesi appaiono piuttosto delicate. Il 21 agosto 1917 le scorte di farina sono esaurite e il giorno seguente quasi tutte le panetterie di Torino sono senza pane, questa fa scattare la rivolta. Una protesta sviluppatasi spontaneamente, senza la guida della Camera del Lavoro e del Partito socialista, che ha il proprio epicentro nei quartieri operai, le barriere, teatri di aspri scontri tra i dimostranti e la forza pubblica. Il mattino del 23 agosto è indetto uno sciopero generale al quale aderisce un’alta percentuale di lavoratori. Il Consiglio comunale risponde passando il potere nelle mani dei militari, chiamati a fronteggiare una situazione esplosiva, soprattutto nei quartieri periferici. Qui, dopo aver eretto vere e proprie barricate, i dimostranti, guidati da cortei di donne, saccheggiano negozi e caserme. Il 24 agosto, la giornata più sanguinosa, la sera esercito e forza pubblica sferrano una dura controffensiva, spazzano via le barricate e sedano nel sangue la rivolta. Il 25 e il 26 agosto in vari stabilimenti cittadini si verificano ancora alcuni scioperi, che cessano il 28 agosto, quando le autorità annunciano che “l’ordine regna a Torino”.
Scomparso oggi:
1957 (66 anni fa): muore, a Gorizia, Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli, poeta e scrittore. Nato, a Trieste, il 9 marzo 1883 cresce in un contesto malinconico per la mancanza della figura paterna, che abbandonò la famiglia. Per tre anni viene allevato da Peppa Sabaz, balia slovena, che dona al piccolo Umberto tutto l’affetto di cui dispone, Saba avrà modo di scrivere di lei citandola come “Madre di gioia”. Nel 1911, con lo pseudonimo di Umberto Saba pubblica il suo primo libro: “Poesie”. Seguiranno “Coi miei occhi (il mio secondo libro di versi)”, oggi noto come “Trieste e una donna”. Lo pseudonimo pare sia di origine incerta; si pensa che lo scelse o in omaggio alla sua adorata balia, Peppa Sabaz, o forse in omaggio alle sue origini ebraiche (la parola ‘saba’ significa ‘nonno’). Nel 1922, vede la luce il “Canzoniere”, che raccoglie tutta la sua produzione poetica del periodo. La sua poesia si volge sia al proprio mondo interiore, che alla realtà quotidiana. Saba sostiene che la poesia deve essere “onesta”, veritiera, fondata su un “tenace sforzo dell’intelletto” e su una “disinteressata grandezza d’animo”. La sua poetica è caratterizzata da un linguaggio semplice, quotidiano, che però va a fondo nell’interiorità del poeta, facendo emergere inquietudine e fragilità. La sua poetica è intesa come metodo di autoindagine, ricerca e costruzione del sé.