Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 1°Agosto.
Accadde che:
1941 (82 anni fa): viene prodotta la prima Jeep. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, gli Stati Uniti avevano pensato possibilità di avere a disposizione un leggero e pratico veicolo di terra per gli spostamenti. Nel luglio 1940, il Governo americano si fece promotore di un bando di gara, esteso all’industria automobilistica della Federazione, per avere a disposizione, in tempi molto brevi, un piccolo fuoristrada 4×4, leggero e agile. La American-Bantam e la Willys-Overland Motor Company furono le prime e uniche aziende a rispondere all’iniziativa. In poche settimane tutti presentarono i rispettivi progetti e, per l’autunno 1940, ricevettero una prima richiesta per la produzione di alcune decine di esemplari come prototipi da sottoporre al Governo per i test di verifica. Nel marzo del 1941 il veicolo risultato il migliore di tutti fu il Quad della Willys Overland. Nell’agosto del ’41 l’esercito americano decise di utilizzare la Willys MB per le operazioni militari in guerra. Prima della fine della Seconda guerra mondiale verranno costruiti oltre 630.000 esemplari della Jeep.
1976 (47 anni fa): Niki Lauda resta vittima di un grave incidente, durante i primi giri del Gran Premio di Germania, sulla pista del Nürburgring-Nordschleife. Quel giorno, un violento acquazzone si era rovesciato su tutto il circuito, rendendo la pista quasi impraticabile, così prima della gara si accese un’animata discussione tra i piloti che erano favorevoli a gareggiare e coloro, come Niki Lauda, che erano invece meno convinti e propensi a rinviare o annullare la corsa. Alla fine, anche se tra le polemiche e i rischi, il Gran Premio di Germania iniziò. Ma dopo pochi chilometri di gara, Lauda perse il controllo della sua Ferrari rimanendo vittima di un drammatico incidente che segnò la storia della Formula 1. Le fiamme avvolsero la macchina che rimbalzò me un proiettile in mezzo alla pista. Gli altri piloti corsero per estrarre Lauda dall’abitacolo in fiamme, ed grazie a loro che il campione della Ferrari riuscirà a salvarsi. Senza il casco però, che era schizzato via nell’impatto, il suo volto venne esposto alle fiamme. Trasportato in ospedale in condizioni gravissime, dopo aver inalato i fumi velenosi sprigionati dai vapori di benzina, porterà per sempre sul suo viso i segni delle ustioni riportate in quell’incidente. Appena 42 giorni dopo da quella drammatica giornata, nonostante le ferite e il dolore, e con la testa ancora avvolta dalle bende insanguinate, tornò al volante della sua monoposto per gareggiare a Monza, dove arriverà quarto portando a termine una gara eroica.
Nato oggi:
1936 (87 anni fa): nasce, in Algeria, Yves Saint Laurent stilista. Mostra una passione precoce per l’arte che lo porterà alla gloria. L’attrazione per i tessuti e per le passerelle è in lui fortissima e così si impratichisce con stoffe, tessuti e aghi, addirittura alla Maison Dior dove, dopo il diploma sostituisce il maestro Christian Dior, morto d’infarto. Si getta a capofitto nel lavoro e nasce così la sua prima collezione, denominata “Trapezio”, che sarà un grande successo, tanto che sulle copertine dei giornali specializzati si parla di lui come enfant prodige. Nel 1962, presenta la prima collezione con il suo nome, caratterizzata dalla scelta di linee stilizzate e molto semplici, prive di fronzoli. Tutti i presenti rimangono colpiti dalla qualità della fattura degli abiti, una particolarità a cui lo stilista francese dedicherà sempre particolare attenzione. Ma c’è un altro elemento che solleva numerose discussioni sulla collezione dello stilista: i pantaloni per donna. Una scelta stilistica che lo pone in quel momento fuori da ogni schema, facendo di lui un vero e proprio rivoluzionario. Gli anni che verranno non saranno altro che gli anni della consacrazione definitiva. Nel gennaio del 2002, l’anziano stilista francese ha annunciato. in una commovente conferenza stampa. che avrebbe lasciato l’alta moda. La gloriosa Maison dell’Avenue Marceau, dunque, ha chiuso i battenti. Muore, a Parigi, il 1° giugno 2008.