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domenica, Settembre 8, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 20 Luglio.

Accadde che:

1578 (445 anni fa): a Roma, presso la Chiesa di San Giovanni a Porta Latina, vengono arrestate undici persone, tutte di sesso maschile e presumibilmente di origine portoghese e albanese, con l’accusa di aver costituito un circolo segreto di uomini all’interno del quale si manifestavano legami di affetto omosessuale, si consumavano rapporti carnali e si consacravano vincoli matrimoniali fra persone dello stesso sesso osservando la liturgia ecclesiastica, con la complicità di alcuni frati: il processo si concluse con una condanna esemplare per otto degli imputati, tutti ritenuti colpevoli dei reati di sodomia e profanazione dell’istituto matrimoniale, con la condanna a morte per impiccagione eseguita il 13 agosto al Ponte Sant’Angelo e successivo rogo degli otto corpi; i tre assolti furono un frate, forse per evitare un coinvolgimento diretto della Chiesa cattolica e due indagati graziati per aver collaborato con gli inquirenti.

1969 (54 anni fa): l’Apollo 11 si posa sulla Luna e, poche ore dopo, Neil Armstrong e Buzz Aldrin diventano i primi esseri umani a camminare sulla sua superficie. L’avventura di Apollo 11 inizia dal Kennedy Space Center, in Florida. L’equipaggio è composto da tre astronauti: il comandante Neil Armstrong, Michael Collins, pilota del modulo di comando, ed Edwin Aldrin, il pilota del modulo lunare. La missione prende avvio ufficialmente il 16 luglio alle 13.32 UTC, quando il razzo vettore ‘Saturn V’ dalla piattaforma di lancio 39A lancia la navicella. Apollo raggiunge l’orbita terrestre dodici minuti più tardi: a quel punto grazie alla manovra ‘Trans Lunar Injection’ (TLI), la navicella entra in traiettoria verso la Luna.  Il 20 luglio, alle 12.52 Armstrong e Aldrin salgono a bordo nel modulo lunare ‘Eagle’ e iniziano i preparativi per la discesa lunare. Cinque ore più tardi si staccano dal modulo di comando ‘Columbia’, dove rimane Collins a supervisionare le operazioni. In fase di discesa gli astronauti si rendono conto che il sito previsto per l’allunaggio è molto più roccioso del previsto, ragione per la quale Armstrong prende il controllo del modulo lunare in modalità semi-automatica nel tentativo di indirizzare la discesa verso un luogo meno sconnesso. Operazione che, seppur con qualche difficoltà, riesce a portare a termine. ‘Eagle’ si posa sulla superficie lunare alle 20.17 UTC di domenica 20 luglio. Una volta stabilizzata la navicella, i due astronauti si preparano a sbarcare sulla Luna. Il primo a mettere piede sul suolo lunare, sei ore più tardi dell’allunaggio, il 21 luglio alle ore 02.56 UTC (le 4.56 italiane), è Armstrong che mentre si accinge a fare il primo passo pronuncia la celebre frase: “Un piccolo passo per un uomo, un salto da gigante per l’umanità”. Il turno di Aldrin arriva 19 minuti più tardi. La missione dei due sul suolo lunare dura circa due ore, durante le quali raccolgono 21,5 chilogrammi di materiale lunare. Nei minuti passati all’esterno della navicella i due piantano insieme la bandiera degli Stati Uniti e lasciano una targa con le tre firme dell’equipaggio e quella dell’allora presidente Nixon: “Qui nel luglio 1969 misero per la prima volta piede sulla Luna uomini venuti dal pianeta Terra, siamo venuti in pace per l’intera umanità”.

Nato oggi:

356 a.C. (2379 anni fa): nasce, a Pella (antica città della Grecia), Alessandro III di Macedonia, universalmente conosciuto come Alessandro Magno, militare, re di Macedonia della dinastia degli Argeadi a partire dal 336 a.C., succedendo al padre Filippo II. È senz’altro uno dei personaggi più celebri della storia, ed un grande conquistatore in grado di dare vita ad un vasto impero che andava dalla Macedonia all’India. Politicamente e militarmente fu istruito dal padre, mentre suo maestro intellettuale fu invece il filosofo greco Aristotele, che lo avvicinò alla lettura dei grandi poemi omerici e lo fece appassionare alla cultura greca trasmettendogli l’idea della superiorità dei Greci sui popoli barbari e in particolare sui Persiani. A 18 offrì la sua prima grande prova militare, combattendo valorosamente nella battaglia di Cheronea, nella quale i Macedoni sconfissero le truppe dei Greci.  Nel 336 a.C. divenne re e dopo aver stroncato, con forza, i nemici interni e ottenuto l’appoggio dell’esercito macedone, decise per prima cosa di consolidare le posizioni macedoni in Grecia. Consolidato il dominio in Grecia, riprese i piani di suo padre Filippo per liberare i Greci d’Asia finiti sotto il regno dei Persiani. Nel 333 a.C. Alessandro sconfisse a Isso le truppe del re persiano Dario III e liberò tutte le città greche che lo salutarono come un liberatore. In seguito, attuò delle conquiste in Asia e in Africa del Nord grazie alle quali riuscì a porre fine all’impero persiano, raggiungendo il culmine della sua gloria. Muore il 10 giugno del 323 a. C.  a Babilonia, all’età di 33 anni, alla vigilia di una nuova spedizione verso l’Arabia. Oggi gli storici ritengono che la causa della sua morte sia stata la sindrome di Guillain–Barrè, un disturbo neurologico raro autoimmune, che lo lasciò paralizzato per sei giorni, privandolo a poco a poco della capacità di camminare, parlare e infine respirare.

 

 

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