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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 29 Giugno.

Accadde che:

1934 (89 anni fa): avviene la “Notte dei lunghi coltelli”, un’operazione di sterminio ordinata da Adolf Hitler allo scopo di eliminare i membri delle SA – Sturmabteilung – e gli oppositori politici del partito nazionalsocialista. In realtà, la Notte dei lunghi coltelli fu il culmine di una lotta politica portata avanti dai capi nazisti comandati da Adolf Hitler, vale a dire Joseph Goebbels, Hermann Göring, Heinrich Himmler e Reinhard Heydrich ai danni del comandante delle SA, Ernst Röhm. Il potere e l’autonomia delle SA, infatti, cominciava a spaventare i suoi rivali e fu proprio Himler a diffamare Röhm nel tentativo di allontanarlo dal Fuhrer, facendo credere a quest’ultimo che fosse in procinto di organizzare un attacco contro di lui per prendere il potere. Alla fine, si conteranno circa 200 persone uccise e oltre 1000 arrestate. Tra questi anche il capo delle SA Ernst Röhm, ucciso successivamente in carcere. A scatenare le ire di Hitler, i piani, considerati eversivi, di Röhm. Il comandante bavarese, amico e collaboratore della prima ora del Fuhrer, ha manifestato l’idea di fare delle SA la base di un nuovo esercito e di porsi a capo del Ministero della Difesa. Un’idea che gli altri gradi dell’esercito respingono con forza. Nel 1934 la Germania si trova in un momento particolarmente delicato. Il presidente von Hindenburg è morente e Hitler sta meditando di unificare le cariche di presidente e cancelliere. Probabilmente Hitler aveva già deciso da tempo di far uscire le squadre d’assalto dalla scena politica e coglie al volo l’occasione del raduno delle SA, per regolare i conti.

2013 (10 anni fa): Papa Francesco pubblica la sua prima enciclica intitolata Lumen fidei. Suddiviso in quattro capitoli, il documento era già stato quasi completato da Benedetto XVI, ma Francesco ha aggiunto “ulteriori contributi”. L’enciclica sottolinea, poi, il legame tra fede e amore, inteso come il grande amore di Dio che ci trasforma interiormente e ci dona occhi nuovi per vedere la realtà. A questo punto, il Papa apre un’ampia riflessione sul “dialogo tra fede e ragione”. La fede non è intransigente, il credente non è arrogante. recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace d’illuminare tutta l’esistenza dell’uomo, di aiutarlo a distinguere il bene dal male, in particolare in un’epoca, come quella moderna, in cui il credere si oppone al cercare e la fede è vista come un’illusione, un “salto nel vuoto” che impedisce la libertà dell’uomo. In secondo luogo, l’enciclica vuole rinvigorire la percezione dell’ampiezza degli orizzonti che la fede apre per confessarla in unità e integrità. “Chi crede, vede”, scrive il Papa.

Scomparsa oggi:

2003 (20 anni fa): muore, a Fenwick (Connecticut), Katharine Houghton Hepburn attrice. Nata, ad Hartford (Connecticut), il 12 maggio 1907 nella sua carriera, durata più di sessant’anni, recitò in una vasta gamma di generi cinematografici, dalla Screwball comedy ai film drammatici. L’artista ebbe la fortuna di provenire da una famiglia assai agiata, che ha agevolato le sue inclinazioni. Purtroppo, un trauma non da poco segna la futura attrice, ossia il suicidio del fratello, che si tolse la vita per motivi mai chiariti. Katharine comincia a recitare già in tenera età negli spettacoli “femministi” organizzati dalla madre. A ventiquattro anni sposa l’agente di cambio Ludlow Smith dal quale però divorzia dopo soli cinque anni. Anche in campo professionale le cose non vanno molto meglio: le prime esperienze sono fallimentari, la futura diva non riesce a far emergere il suo talento. Tuttavia, nel 1932, arriva il primo riconoscimento, quello che la vede protagonista in “Febbre di vivere”.  Nel 1933 arriva il primo riconoscimento alla carriera con l’assegnazione dell’Oscar per il film “La gloria del mattino”. Nel 1938 interpreta Susanna e si rivela oltretutto pure una straordinaria attrice brillante. Il 1942 è l’anno dell’incontro con Spencer Tracy, l’uomo che rappresenterà per venticinque anni non solo lo straordinario partner artistico con cui stabilisce un’intesa perfetta, ma anche il grande amore della sua vita.  Quando l’attore si ammala, la Hepburn trascura il lavoro per stargli accanto. L’ultimo film che girano insieme è “Indovina chi viene a cena” che varrà alla Hepburn il secondo Oscar nel 1967. Poche settimane dopo Spencer Tracy muore. Dopo la scomparsa dell’amato compagno, la Hepburn torna sul set ancora molte volte e vince altri due Oscar: per “Il leone d’inverno” e “Sul lago dorato”, che è anche l’ultimo film girato dall’attrice, nel 1981. Quattro Oscar vinti e dodici nomination in quasi cinquant’anni di carriera: è un record che nessun altra star ha mai registrato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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