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venerdì, Novembre 22, 2024
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Il tempo dei ricordi

Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 22 Giugno.

Accadde che:

1955 (68 anni fa): esce nelle sale cinematografiche statunitensi il film “Lilli e il vagabondo”, il 15° Classico Disney. Il film d’animazione si concentra sulle vicissitudini di una cagnolina di nome Lilli, che ad un tratto si trova a dover fare i conti con un calo di attenzione da parte dei suoi padroni, che stanno per avere un figlio. In queste circostanze ella conoscerà Biagio, un randagio di strada. La scena iniziale, nella quale Tesoro, la padrona di Lilli, scarta una cappelliera la mattina di Natale in cui trova la cagnolina, è basata su un episodio realmente vissuto da Walt Disney. Dopo aver dimenticato un appuntamento a cena con sua moglie, le ha offerto un cucciolo a sorpresa dentro una cappelliera e fu perdonato. L’ambientazione del film, inoltre, è stata parzialmente ispirata a Marceline in Missouri, dove l’autore ha passato la sua gioventù. La scena iconica degli spaghetti non piaceva a Walt, che era disposto a tagliarla, per fortuna l’animatore Frank Williams la realizzò tutta e la rese più romantica possibile e quando Walt la vide capì che era perfetta.  il film fu un grande successo di pubblico, con tutte le varie riedizioni il suo incasso ad oggi si aggira sui 93 milioni di dollari.

1983 (40 anni fa): scompare, a Roma, in circostanze misteriose Emanuela Orlandi, una ragazza di 15 anni, figlia di un alto dipendente del Vaticano. Quel pomeriggio, la ragazza si recò a lezione di musica, alle ore 16.00, alle 18.45 lasciò l’aula, dieci minuti prima del solito e da una cabina telefonica chiamò la sorella Federica per dirle che avrebbe rincasato in serata, per via di un ritardo dei mezzi di trasporto. Attorno alle 19.30, raggiunse la fermata di corso Rinascimento insieme a due compagne di corso, Maria Grazia e Raffaella. Le ragazze salirono sull’autobus, mentre Emanuela decise di attendere quello successivo, perché troppo affollato. Secondo un’altra versione, invece, la quindicenne avrebbe confidato all’amica Raffaella di dover attendere l’uomo, che le avrebbe proposto un impiego part-time. Da quel momento, di Emanuela si sono perse le tracce. Non vedendo sua figlia rincasare, il padre passò al setaccio le vie attigue alla scuola di musica e quelle del Colle Vaticano, in compagnia del figlio Pietro. Domenica, 3 luglio 1983, Giovanni Paolo II, durante l’Angelus, si rivolse con un appello ai presunti rapitori della giovane: è la prima volta che si allude in maniera esplicita al” Sequestro”. L’8 luglio, un uomo con inflessione mediorientale telefonò ad una compagna di corso di Emanuela sostenendo che la ragazza fosse nelle loro mani e che, se avessero voluto rivederla, avevano 20 giorni di tempo per fare lo scambio con Mehmet Ali Ağca, il terrorista che il 13 maggio 1981, sparò due colpi di pistola al Papa in piazza San Pietro. La pista non portò a nulla, come anche le altre che seguirono. Dopo 40 anni, la scomparsa di Emanuela rimane un giallo senza risposta.

Nato oggi:

1805 (218 anno fa): nasce, a Genova, Giuseppe Mazzini politico, filosofo e giornalista.  Esponente di punta del patriottismo risorgimentale, le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano. Le teorie mazziniane furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l’affermazione della democrazia, attraverso la forma repubblicana dello Stato. Per questo si parla di Mazzini come di uno dei padri della patria. Dopo i moti del 1821, iniziò a sviluppare l’idea che fosse necessario lottare per la libertà della patria. Il 6 aprile 1827, dopo la laurea in Diritto civile e diritto canonico, diventò membro della carboneria. A causa della sua attività rivoluzionaria fu costretto a fuggire in Francia, dove diede vita, nel 1831, alla Giovine Italia, associazione politica che aveva come obiettivo quello di riunire gli stati italiani un una sola repubblica e liberare il popolo italiano dagli invasori stranieri. In seguito, fondò altri movimenti politici con lo scopo di liberare ed unificare altri stati europei: la Giovine Germania, la Giovine Polonia e la Giovine Europa. Secondo Mazzini, tutti i popoli avevano il diritto di libertà e se oppressi, era loro supremo dovere quello di riconquistare la loro patria anche attraverso la rivoluzione. Proprio per questo, il popolo italiano doveva adempiere alla propria missione e lottare contro l’Austria, per la liberazione dei popoli oppressi e la creazione di una nuova Europa unita e democratica. Mazzini proclamò che fosse condizione necessaria per l’esistenza e il progresso di una nazione l’Unità, mentre l’unica forma legittima di governo fosse la Repubblica, nella quale si esprimeva in tutta la sua pienezza la volontà del popolo. Muore, a Pisa, il 10 marzo 1872.

 

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