Ripercorriamo, insieme, gli avvenimenti e i personaggi più importanti che hanno segnato la data del 17 Giugno.
Accadde che:
1885 (138 anni fa): la Statua della Libertà arriva a New York. La nave Isère quasi affonda, per portare negli Stati Uniti le 214 casse contenenti i trecento fogli di rame, che compongono la Statua. Un dono della Francia, in occasione del primo centenario dell’indipendenza americana dagli inglesi. Con i suoi 93 metri d’altezza, basamento compreso, che dominano l’intera baia di Manhattan, è perfettamente visibile fino a quaranta chilometri di distanza. Raffigura una donna, avvolta in una lunga toga, che sorregge nella mano destra una fiaccola (il fuoco eterno della libertà); mentre, con la sinistra, tiene una tavola con la data del giorno dell’Indipendenza. Concepita inizialmente come un faro, pesa 204 tonnellate e vanta un girovita di trentacinque metri. Liberty Enlighting the World (La libertà illumina il mondo) è figlia di uno scultore francese, Frédéric Auguste Bartholdi, che l’ha concepita in collaborazione con Gustav Eiffel, il progettista della celebre torre parigina: i due pensavano ad una struttura reticolare interna in acciaio, rivestita da fogli di rame sagomati e rivettati insieme, che poggiasse su un basamento granitico grigio-rosa. Pare che le sembianze della statua siano state ispirate al Bartholdi da altri modelli, ad esempio, dalla “Libertà della Poesia” di Pio Fedi, presente sul monumento funebre di Giovanni Battista Niccolini, nella basilica di Santa Croce a Firenze. Qualcun altro l’avvicina al dipinto di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo”. Di sicuro, lo scultore prende a modello il volto di sua madre Charlotte, ma si è anche parlato della dea egizia Iside, della babilonese Semiramide, soprattutto della romana Libertas. Verrà inaugurata l’anno successivo, diventando un simbolo in tutto il mondo.
1972 (51 anni fa): l’atleta Pietro Mennea è primatista europeo a Milano dei 100 metri piani. Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980, è stato il primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″72 che, tuttora, costituisce il record europeo. Ha detenuto inoltre, dal 1979 al 2018, il record italiano dei 100 metri piani con il tempo di 10″01, poi battuto da Filippo Tortu. Soprannominato la Freccia del Sud, è l’unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive (dal 1972 al 1984). In virtù della sua carriera sportiva è stato insignito dell’ordine olimpico nel 1997 e introdotto nella Hall of Fame della FIDAL. Laureatosi quattro volte, dopo la carriera atletica svolse attività politica e scrisse molti saggi su vari argomenti, esercitando le professioni di avvocato e commercialista. Il suo record è rimasto imbattuto per 17 anni, fino a quando Michael Johnson non lo ha superato nel 1996.
Nato oggi:
1952 (71 anni fa): nasce, a Chieti (Abruzzo), Sergio Marchionne dirigente d’azienda. È noto a livello internazionale per aver guidato il profondo rinnovamento della FIAT. Figlio di un maresciallo dei carabinieri, emigrato da giovane in Canada, ha conseguito tre lauree: in Legge alla Osgoode Hall Law School of York University, un Master in Business Administration (MBA) presso la University of Windsor e una laurea in filosofia conseguita presso l’Università di Toronto. Lasciato il mondo forense, svolge la prima parte della sua attività professionale nel Nord America come dirigente. A partire dal 2003, su designazione di Umberto Agnelli, Marchionne entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto Fiat. In seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell’amministratore delegato Giuseppe Morchio, Marchionne viene nominato Amministratore delegato del Gruppo Fiat. Durante la sua amministrazione, Fiat deve affrontare progetti che erano stati scartati in precedenza: Fiat 500, Lancia Fulvia Coupé, Fiat Croma e vengono prodotti in soli due anni molti nuovi modelli. Nell’ aprile del 2009 effettua lunghe e travagliate trattative legate all’acquisizione della statunitense Chrysler con i sindacati ed il governo americani. Al termine della trattativa viene raggiunto un accordo che prevede l’acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico del mondo. Nei giorni immediatamente successivi all’accordo con la casa automobilistica d’oltreoceano, l’AD di Fiat Group inizia trattative con i sindacati ed il governo tedeschi per una fusione tra la casa automobilistica piemontese e la tedesca Opel: l’obiettivo è quello di dare vita a un colosso del settore automobilistico capace di produrre 6 milioni di vetture all’anno. Nel settembre 2014 sostituisce Luca di Montezemolo alla presidenza della Ferrari. Muore, a Zurigo, il 25 luglio 2018.